(di Ezio De Domenico)
Catanzaro rischia di perdere un
altro dei suoi simboli, il Caffè Imperiale. Dopo il vecchio
Teatro Comunale, il cinema-teatro Politeama, l'antica struttura
che ospitava il mercato coperto di via Jannoni, Porta Marina, il
palazzo storico del Banco di Napoli e il cosiddetto "strittu",
il caratteristico restringimento di corso Mazzini, abbattuto
senza pietà con una scelta insensata nel 1975 insieme a Palazzo
Serravalle, un altro degli edifici storici della città, é la
volta adesso di un locale che ha un alto valore culturale e
simbolico. L'Imperiale non è soltanto un bar perché fa parte
della storia stessa della città.
"Troppo alti i costi di gestione", dice Rosina Gallo,
titolare del locale. "Alla spesa notevole per l'affitto -
aggiunge - si aggiungono quelle per il personale". Oltre a
questo c'é un contenzioso legale che si trascina da anni tra la
titolare del bar e la proprietà dell'immobile. "Così - dice
Rosina Gallo - non possiamo andare avanti". C'é già una data: la
mattina del 24 novembre potrebbe essere quella in cui le
serrande dell'Imperiale resteranno abbassate dopo ben 127 anni.
Ma davvero la politica non può fare nulla per evitare la
chiusura di questo antichissimo bar?
Ma la possibile scomparsa del Caffè Imperiale, di cui ha
parlato per primo il sito "Catanzaro Informa", avrebbe pesanti
costi anche sociali. Sono dieci i dipendenti del locale, aperto
dalla mattina presto fino a notte inoltrata, che rischiano
infatti di perdere il posto di lavoro. Per non parlare delle
conseguenze per tutto l'indotto che vi ruota attorno, in primo
luogo i fornitori.
Una situazione complessa, in sostanza, in cui un ruolo
fondamentale lo gioca sicuramente il contenzioso che divide
ormai da anni Rosina Gallo ed i proprietari dell'immobile in cui
é ospitato il bar, che, tra l'altro, é anche pasticceria (punto
di riferimento per molti catanzaresi soprattutto la domenica) e
locale di intrattenimento grazie all'elegante sala annessa al
caffè, che ha ospitato, nel corso degli anni, importanti artisti
e gruppi musicali. Per non parlare dei tanti che, soprattutto
nei mesi estivi, siedono ai tavolini esterni del bar sistemati
lungo corso Mazzini, una presenza che fa parte essa stessa delle
tradizioni più autentiche di Catanzaro, se si pensa alle foto
storiche che ritraggono proprio i tavolini esterni
dell'Imperiale affollati di clienti.
Il locale, tra l'altro, già molto frequentato, ha sicuramente
potenzialità non sfruttate. Un elemento importante del
contenzioso in atto tra proprietà e gestore, tra l'altro, é
rappresentato dal fatto che nella spesa che la titolare deve
affrontare mensilmente per l'affitto é compreso l'ampio spazio
che si trova al piano superiore, che però é inutilizzabile
perché fatiscente e da ristrutturare.
"La mia anima resta qui dentro - afferma ancora Rosina Gallo,
che gestisce il Caffè Imperiale dal 1998 - ma in questo modo non
é più possibile andare avanti. Ringrazio tutti coloro che in
queste ore mi hanno espresso la loro vicinanza, fornendomi una
commovente dimostrazione di solidarietà e di affetto. Ma
purtroppo la solidarietà, anche se apprezzabile, in questo tipo
di situazioni non basta. Ci vuole altro".
L'importanza storica del Caffè Imperiale é dimostrata dal
fatto che sul locale gravano dei precisi vincoli imposti dalla
Sovrintendenza ai Beni artistici e paesaggistici. Vincolo che
riguarda anche le scritte in ottone in cui vengono elencati i
prodotti offerti alla clientela che compaiono sulla facciata in
marmo del locale.
Unica consolazione: se il Caffè Imperiale chiuderà, ma sono
in tanti a sperare che questo non accada, ciò che si salverà é
l'Amaro Cicerone, liquore antichissimo perché creato dai
fratelli Serrao, fondatori del locale e tuttora in produzione.
Il "Cicerone", infatti, continuerà ad essere commercializzato ed
apprezzato da chi lo degusta da sempre. Magari sperando che
possa farlo ancora seduto proprio ad uno dei tavolini
dell'Imperiale.
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