È il 24 luglio del '46 quando Giampiero Boniperti, non ancora 18enne, sottoscrive a Torino il suo primo contratto con la Juventus. Una firma per fare la storia, del club bianconero come del calcio italiano. Il modulo di passaggio del giocatore è tra i top lot dell'asta Bolaffi 'Football Memorabilia', in calendario il 13 dicembre in modalità internet live.
Il documento, il cui valore viene stimato tra i 7.500 e i 10.000 euro, proviene dalla società dilettantistica novarese A.C. Momo in cui Boniperti giocava prima di approdare alla serie A. A 17 anni viene notato dagli osservatori della Juventus, che lo chiamano per un provino allo stadio di piazza d'Armi, contro il Fossano. In quella partita segna 7 gol, ma la vittoria più grande è il contratto firmato poche settimane dopo. Stilato in quattro copie, proprio come avviene oggi, è destinato al calciatore, alla società cedente (cui vengono riconosciuti 51mila lire), a quella acquirente e alla FIGC. In tutto la Juventus spende 60mila lire. La copia del documento all'asta proviene dalla A.C. Momo ed è passata da diverse mani, prima di quelle del suo ultimo proprietario il collezionista e tifoso juventino Fabio Gastaldi.
"E' uno dei primi contratti professionistici - spiega Matteo Armandi, esperto del dipartimento 'Football Memorabilia' di Aste Bolaffi - un documento molto semplice, solo con le informazioni essenziali e alcuni curiosi errori di battitura". Il nome di quello che sarebbe diventato un grande campione è scritto 'Gianpiero' invece di 'Giampiero'; la data di nascita sbagliata, il 14 luglio anziché il 4. Un giorno che i tifosi ricordano bene, perché 'il presidentissimo' ha festeggiato nel 2018 i suoi 90 anni. Poco meno di un centenario in cui il calcio si è trasformato, crescendo in spettacolarità, ma perdendo forse quello spirito autentico che lo ha contraddistinto fino agli anni Cinquanta e Sessanta.
Per questo i cimeli di quelle epoche sono ancora più affascinanti. "Parlano un calcio che non c'è più - commenta Armandi - meno tecnico ma più genuino, in cui i giocatori diventavano simboli". Come pochi altri lo è stato Boniperti, che da calciatore ha conquistato cinque scudetti, due Coppe Italia e un primato di 182 reti superato solo nel 2006 da Alessandro Del Piero. Una carriera di successi proseguita anche da Presidente, con nove scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa e una Coppa UEFA, quest'ultima il primo trofeo confederale della formazione juventina. Di Boniperti è anche la frase diventata il motto dei bianconeri: "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".
In collaborazione con:
Aste Bolaffi