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Le 10 curiosità che gli italiani non sanno sul Thanksgiving Day

Le 10 curiosità che gli italiani non sanno sul Thanksgiving Day

Ogni famiglia custodisce una ricetta. E' una storia che risale al 1621

26 novembre 2020, 12:58

Redazione ANSA

ANSACheck

Macy 's Thanksgiving Day Parade preparations © ANSA/EPA

Macy 's Thanksgiving Day Parade preparations © ANSA/EPA
Macy 's Thanksgiving Day Parade preparations © ANSA/EPA

Il 26 novembre è il Thanksgiving Day o “Giorno del Ringraziamento”, festa per eccellenza a stelle e strisce che apre la stagione del Natale. L’ultimo giovedì di novembre (in Canada il secondo lunedì di ottobre), con tacchino ripieno in tavola, si ricorda la celebrazione dei Padri Pellegrini a Plymouth nel 1621 per ringraziare il Signore del primo raccolto e si ringraziano i propri affetti della vicinanza durante l’anno trascorso. Un giorno celebrato anche in momenti difficili - Abramo Lincoln lo proclamò festa nazionale in piena guerra di secessione nel 1863 - e da vivere con i propri cari, rigorosamente a casa e non al ristorante. E' una storia antica, che risale fino al 1621 che nemmeno il Covid interromperà, dato che il 68% degli americani dichiara di non voler rinunciare al tradizionale pranzo del 26 novembre. Anche i sondaggi di Butterball e Hormel Foods – che insieme rappresentano la maggioranza degli oltre 40 milioni di tacchini interi venduti per il Ringraziamento - prevedono festeggiamenti più parcellizzati: un americano su tre programma cene all’aperto ed esclusivamente con i familiari più stretti.
Al centro delle celebrazioni però non mancherà la preparazione iconica del Turkey declinata secondo la “ricetta segreta” di famiglia, da abbinare alla salsa ai mirtilli - un must - e poi a patate dolci, salsa gravy e torta di zucca. Fox News ha addirittura stilato una serie di consigli e considerazioni per coloro che ospitano, come mangiare fuori se il clima lo permette, limitare il numero di commensali, optare per un impiattamento del cibo diverso (non più da condividere).
E in Italia come si festeggerà? Quella per il tacchino è una passione anche italiana: è la seconda carne più consumata dopo il pollo, con un consumo pro-capite di 4,22 kg a testa, in crescita prevista dell’1,9% secondo le stime 2020 di Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale. Per chi non ama (o non ha voglia) di cucinare, c’è l’imbarazzo della scelta tra proposte curiose e innovative: si va dal maxi Turkey da 3 kg di una famosa casa dolciaria e all’iconica catena Hard Rock Cafè, che propone un menù ad hoc take away con tacchino a cottura lenta, verdure arrostite, purè di patate dolci, salsa di mirtilli rossi e torta di zucca.

LE 10 CURIOSITÀ CHE GLI ITALIANI NON SANNO DEL THANKSGIVING DAY

 È UNA FESTA NATA COME CRISTIANA
La «Giornata del ringraziamento», destinata a rendere grazie a Dio per i doni della terra e delle provvidenza, ha lontane origini nelle tradizioni religiose del nostro popolo ed è tradizionalmente celebrata nella seconda domenica di novembre (Fonte: Chiesa Cattolica.it ). Nel 1974 la presidenza della C.E.I. in una lettera ha invitato a celebrare in tutte le diocesi di Italia la «Giornata del ringraziamento» sottolineando la necessità di “richiamare gli uomini alla lode di Dio, datore di ogni bene, alla valorizzazione e alla giusta distribuzione dei doni della terra, al rispetto dell'ambiente naturale e alla solidarietà con quelli che lavorano”.

 IL PRIMO THANKSGIVING
Questa storica tradizione risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e documentata due anni dopo da William Bradford, allora governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini provenienti dall'Inghilterra, a Plymouth, nel Massachusetts. L'usanza di mangiare il tacchino si deve a quel primo menù, composto da pietanze che sarebbero diventate tradizione per le feste a stelle e strisce. Oltre al tacchino il primo menu era composto da zucca, altri carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, cereali.

 IL TACCHINO È AMERICANO
Il tacchino è americano. Furono gli Aztechi a portare in dono il tacchino agli spagnoli. Da lì la diffusione della specie in Europa. L'americanissimo tacchino è stato poi "reimportato" oltre un secolo dopo in Massachusetts dai Padri Pellegrini.

I PRESIDENTI
Il primo a indicare la data del 26 novembre come giorno del Ringraziamento fu George Washington con un documento del 3 ottobre 1789. Ma non era allora ancora una tradizione annuale. La giornata del Ringraziamento fu ufficialmente proclamata come festività nel 1863 dal presidente Lincoln.

 INVENTATO DA UNA DONNA
A sostenere l’idea di istituire la Giornata fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, secondo la quale la festa avrebbe favorito l’unione e rafforzato lo spirito di unione della popolazione dopo una guerra fratricida. Per questo si impegnò fin dal 1846 a convincere i presidenti USA a rendere nazionale questa festività fino ad allora celebrata esclusivamente nel New England. In quattro, prima di Lincoln, non prestarono ascolto alle sue argomentazioni: Zachary Taylor, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James Buchanan.

 PARATA DI MACY’S
Tra gli eventi più attesi e legati al Giorno del Ringraziamento in America c’è la Parata di Macy’s, una sfilata organizzata a New York dall'omonimo grande magazzino con personaggi gonfiabili. Un evento che attrae milioni di visitatori e si tiene su un percorso di 4 km tra i grattacieli di Manhattan. Sembra che chiunque possa avere una buona visuale della parata da Central Park West, dalla Columbus Circle e poi lungo tutta la 6th Avenue dalla 59th alla 38th Street.

 FOOTBALL AMERICANO
Non può esistere Thanksgiving senza Football americano! Un’altra usanza rituale è quella di guardare in tv la partita dopo il pranzo in famiglia.

 IL TURDUCKEN
Sulle prime tavole del Ringraziamento si assisteva a stravaganze culinarie. Una di queste è il "turducken" (da turkey, duck e chicken). Un tacchino disossato conteneva un'anatra disossata con all'interno il pollo. Il piatto molto popolare nella Louisiana, comparso tra il 1970 e il 1980, poi diventato l'emblema della cucina Cajun (tipica della zona).

 JINGLE BELLS
Il Thanksgiving segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. Nel 1857 James Pierpoint compose proprio per il Giorno del Ringraziamento un brano per bambini dal titolo One horse open Sleigh, che riscosse un grandissimo successo. Lo stesso brano fu riproposto poi per il giorno di Natale e nel 1859 il titolo cambiò in Jingle Bells, divenuto famoso in tutto il mondo. 

VARIANTI A TAVOLA
Protagonista indiscusso della tavola, il tacchino ripieno ha molte varianti che cambiano in base alla geografia: nelle cittadine del sud la carne si accompagna con la focaccia di granturco, mentre in quelle del nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice. Molto tipica è la salsa di ossicocco (o cranberry), fatta con bacche fresche o congelate.

 

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