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Da pneumatici a abiti, verso un riciclo sempre più sicuro

250mila tonnellate pneumatici riciclati l'anno, 140mila di abiti

ROMA ANSAcom

Con circa 250mila tonnellate di pneumatici riciclati ogni anno, 140mila tonnellate di abiti, 60mila tonnellate di Pvc, l'Italia è uno dei primi Paesi in Europa a raccogliere e riciclare materiali, ma esistono difficoltà normative da superare. A fare il punto sulla strada fatta e quella da fare nella direzione della End of Waste e dell'economia circolare, una sessione del convegno "Chimica Fisica e Universo", che si è aperto oggi a Roma.
"In Italia sono stati fatti passi da gigante dal punto di vista tecnologico e organizzativo per far tornare il rifiuto a nuova vita. Quello su cui stiamo lavorando è la valutazione delle sostanze nei prodotti per ridurre i rischi per il consumatore e per integrare la normativa europea sulle sostanze chimiche (Reach) a quella sui rifiuti", spiega all'Ansa Rosa Draisci, direttore del Centro nazionale Sostanze Chimiche dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Se è vero, infatti, che "nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma", è anche vero che per essere utile, il riciclo deve essere sicuro.
In passato nei prodotti di uso comune erano però presenti sostanze oggi vietate (come ftalati e piombo), quindi il riciclo dei materiali pone delle criticità. "Il regolamento Reach, 13 anni fa ha uniformato la normativa dei prodotti chimici nei paesi dell'Unione europea, fornendo, tra l'altro, informazioni sulle sostanze che possono essere usate per una gestione intelligente del riciclo", spiega Stefano Castelli, ricercatore Enea e membro del comitato tecnico dell'Agenzia Europa delle Sostanze Chimiche. L'obiettivo, aggiunge, "è unire la tutela della salute e dell'ambiente, senza disincentivare il recupero. Ciò significa che, il materiale riciclato va utilizzato per scopi specifici, per i quali sono fissati parametri di sicurezza".
Tanto si sta facendo, da questo punto di vista, nell'ambito degli pneumatici. "Ben 1,8 milioni di tonnellate di pneumatici fuori uso sono stati raccolti in Italia dal 2011 al 2018 e 250mila tonnellate vengono raccolte ogni anno: il polverino di gomma prodotto viene utilizzato, ad esempio, per realizzare materiale per l'insonorizzazione di ambienti e asfalto 'silenzioso'", spiega Giovanni Corbetta, direttore di Ecopneus. Altra esperienza positiva è il Pvc, quello ad esempio utilizzato per le finestre, e di cui "ogni anno, in modo volontario, i produttori ne riescono a far riciclare 60.000 tonnellate in Italia", spiega Carlo Ciotti, presidente dell'Associazione Filiera di Pvc Italia. Mentre per quanto riguarda il tessile, "che rappresenta il 5% di tutti i rifiuti che finiscono in discarica", spiega Claudio Tonin, ricercatore dell'Istituto Stima (Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato) del CNR, "in Italia 140mila tonnellate di abiti riciclati nel 2018 sono stati trasformati in nuovi filati, ovvero il capo viene sfilacciato e trasformato in nuova fibra". Numeri che andranno crescendo considerando che nel 2025 diventerà obbligatoria anche la raccolta differenziata di abiti usati, come previsto dal 'Pacchetto Rifiuti' che dovrà essere recepito in Italia entro il 2020.

In collaborazione con:
Ordine dei Chimici e dei Fisici di Roma

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