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>ANSA-BOX/ Aosta: esperto, uccide incapacità di chiedere aiuto

Un caso su un milione, spesso causati da depressione grave

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 16 NOV - "E' la mancanza di speranza e la mancata capacità di chiedere aiuto che uccide in questi casi, perché porta a non riuscire a vedere un'altra via d'uscita che non sia l'annullamento". Il presidente della Società italiana di Psichiatria (Sip), Enrico Zanalda, commenta così il caso di infanticidio-sucidio che si è verificato ad Aymavilles, in provincia di Aosta.
    Episodi simili, spiega, sono rarissimi e se ne registrano circa 0,09 casi su 100.000 abitanti, circa uno su milione ogni anno. "Sono in genere causati da uno stato di depressione che può essere più o meno latente e più o meno di recente insorgenza. In passato - precisa l'esperto - episodi di depressione particolarmente gravi erano più frequenti. Oggi, con i trattamenti farmacologici, si riesce normalmente a tenerli più sotto controllo. In questo caso, quindi, si potrebbe esser trattato di una condizione depressiva particolarmente subdola o improvvisa, visto che nessuno intorno sembra essersi accorto della sofferenza che la donna stava provando". A determinare un gesto estremo come quello di uccidersi portandosi dietro chi si ha di più caro, come i propri figli, quello che gli esperti chiamano Hopeless, ovvero la mancanza di speranze, unita alla Helpness, ovvero la mancanza di capacità di chiedere aiuto, tipica della depressione gravissima. Di certo invece, sottolinea, "in questo caso non hanno pesato alcuni elementi di complessità che possono predisporre a gesti estremi, come la mancanza di risorse economiche o la disoccupazione, che in questa storia non si ravvisano". La scelta della modalità di compiere il gesto, conclude, ovvero la dose letale di farmaci, è chiaramente legata alla professione della donna, Marisa Charrere, stimata infermiera presso l'Ospedale di Aosta. "Indica comunque una premeditazione e una programmazione - precisa l'esperto, direttore del Dipartimento salute Mentale Torino 3 - che rende sostanzialmente questo caso diverso da quelli in cui si agisce di impulso utilizzando uno strumento occasionale". (ANSA).
   

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