(ANSA)- ROMA, 16 GEN - Basta con il Far West: la medicina
estetica richiede percorsi formativi uniformi. Ne sono convinti
gli esperti, tanto che sottoporranno al ministero
dell'Istruzione, Università e ricerca e alle Istituzioni
preposte un percorso formativo uniforme per la medicina
estetica. E' l'obiettivo che si pone CoMRE19, il primo congresso
di medicina rigenerativa estetica che vede la partecipazione di
tutti i master universitari italiani di medicina estetica, con
patrocinio di diverse società scientifiche, a Roma dal 18 al 20
gennaio.
La medicina estetica è"una branca in forte crescita e
delicatissima: negli anni abbiamo assistito allo sviluppo di
percorsi formativi universitari rigorosi ma non uniformi; non è
piùpossibile andare avanti cosi", evidenzia Fulvio Tomaselli,
responsabile Scientifico di CoMRE19, secondo il quale
"formazione, esperienza e condivisione delle esperienze sono le
basi per creare colleghi formati ed eticamente responsabili".
"Durante il congresso - evidenzia ancora Tomaselli -
getteremo le basi per un percorso formativo uniforme.
L'obiettivo èl'avvio di un tavolo presso il Miur che, con la
partecipazione di tutti gli attori coinvolti, giunga in tempi
brevi alla definizione di percorsi formativi uniformi". "Il
Congresso - prosegue - è focalizzato sulla medicina
rigenerativa estetica, quella legata allo stimolo della
fisiologia corporea. 50 anni fa si chiamava "remise en forme" e
oggi - alla luce del processo conoscitivo - sappiamo essere la
via da seguire perché la rigenerazione è fisiologia". Durante
l'evento vi è l'opportunitàdi inviare via mail agli specialisti
presenti quesiti cui verrà fornita - se d'interesse generale -
risposta attraverso il sito, scegliendo un solo tema tra
cellulite, antiaging del volto e rimodellamento del
corpo.
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