Si chiude un bilancio positivo per i vini della Valpolicella in Svizzera, un mercato sempre più importante che assorbe il 12% dell'Amarone. Il Consorzio dei vini di tutela da sempre monitora i consumi in un Paese storico quanto promettente in campo enologico, secondo in Europa solamente dopo la Germania.
"In Svizzera si bevono 36 litri pro capite di vino l'anno, consumatori di tutto rispetto per il settore", fa sapere all'ANSA il direttore del Consorzio di Tutela, Olga Bussinello, "un paese che conosciamo bene e dove investiamo da anni con attività di informazione e comunicazione". Dal punto di vista commerciale, la Svizzera è un mercato improntato nel rapporto diretto tra consumatore e venditore che si divide lo scettro con il mondo della grande distribuzione.
"Abbiamo dettaglianti e piccole botteghe che vendono i nostri vini, che sono le enoteche e luoghi gourmet - spiega Bussinello - dove il consumatore entra perché a il piacere di guardare lo scaffale e scegliere". L'altra metà del mercato, invece, circa il 50% della produzione viene venduta da due grossi player della Gdo con un ruolo decisamente preponderante rispetto all'horeca, il ché fa capire come sia importante in questo paese il consumo domestico di vino. Il Consorzio ricorda, infine, che i vini italiani in Svizzera registrano importazioni aumentate del 14% dal 2013.
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