(di Chiara Carenini)
(ANSA) - GENOVA, 07 OTT - E' come sempre il 'Festival di
Limes', giunto alla sua VII edizione, il cuore pulsante
dell'autunno di Palazzo Ducale a Genova, punto culturale di
riferimento nel panorama italiano. Il festival di Limes (16-18
ottobre, in presenza su prenotazione tramite sito
palazzoducale.genova.it o cellulare 3356205050 e in streaming)
ha quest'anno per titolo 'Occidenti contro - Realtà e finzioni
di un'idea geopolitica nell'Europa virata' e incontrerà nella
prima giornata le scuole (tra i relatori, il direttore del
Festival Lucio Caracciolo, il responsabile delle relazioni
internazionali di Limes Federico Petroni) e nel pomeriggio
ospiterà il premier Giuseppe Conte a colloquio con Lucio
Caracciolo sul tema 'L'Europa e l'Occidente secondo l'Italia'.
Nella tre giorni, il Festival affronta temi affascinanti e
impegnativi come (sabato 17 ottobre) 'Le Europe nell'Europa
virata: ricomposizioni geopolitiche dopo Brexit e Covid19' sul
processo di ridefinizione degli equilibri intra-europei che sta
cambiando il volto dell'Occidente, 'L'Italia, la Turchia e la
spartizione del Mediterraneo' e 'Vecchia Europa vd Nuova Europa?
Noi secondo gli Usa' cui partecipa, tra gli altri, l'analista
geopolitico Jacob Shapiro e 'Papa Francesco è anti-americano?'
(18 ottobre). Conclude il Festival 'Quale Europa conviene
all'Italia' con, tra gli altri, Ilvo Diamanti e il ministro per
gli affari europei Vincenzo Amendola. Introduce e modera Lucio
Caracciolo.
Ma l'autunno del Ducale porta con sé anche le rassegne Cicli &
Eventi (3 ottobre-21 novembre) dedicata a 'L'Oriente raccontato,
immaginato, trasfigurato dall'Occidente' e soprattutto 'Scienza,
guerra, società' (6-17 novembre, tre incontri e un dibattito
pubblico sul legame tra ricerca e sviluppo militare e
tecnologico. Dal 9 ottobre al 15 dicembre, in collaborazione con
il Teatro Nazionale di Genova 'Genova e Giornalismo, incontri a
tu per tu ci giornalisti e scrittori' e dall'8 ottobre al 6
novembre 'A partire da noi', curato dalla Società Italiana delle
Storiche, incontri durante i quali si discuterà degli aspetti
del lavoro di uno storico/storica come il rapporto con le fonti
e la scrittura di un saggio in comparazione con il lavoro
letterario e di fiction. Tra gli appuntamenti da non mancare 'Il
potere delle parole' (4-25 novembre) che si propone di indagare
l'adeguatezza e la capacità di resilienza della parola nei
diversi ambiti del sapere, di discutere della sua primazia
nell'efficacia di trasmettere il sapere e di verificare infine
se le parole siano davvero così importanti. Tra i relatori
Sandro Veronesi (4 novembre), Chiara Valerio (11 novembre),
Roberto Piumini (18 novembre) e infine Antonio Forcellino (25
novembre). Il 9, 16 e 23 novembre la sala del Maggior Consiglio
ospiterà 'Conversazioni sulla città del futuro' , l'evoluzione
della città nella transizione post-pandemica. A discuterne tra
gli altri il sindaco di genova Marco Bucci, la sociologa Saskia
Sassen e il consigliere dell'Accademia della Crusca, linguista e
docente Vittorio Coletti.
Palazzo Ducale vuol dire anche mostre come quella che, fino
al 1 novembre, è possibile ammirare nel Sottoporticato: 'The art
of Shepard Fairey', nome in codice Obey celebrato street artist
famoso per 'Hope', il ritratto di Obama, ma anche 'L'Italia
della Magnum, da Henry Cartier Bresson a Pellegrin (13
novembre-21 febbraio). Mostre che avranno il loro culmine in
'Michelangelo, divino artista', la straordinaria esposizione
(divisa tra l'appartamento dogale e la Cappella) curata da
Crisina Acidini con Alessandro Cecchi e Elena Capretti. In
esposizione alcune delle opere più potenti del Grande Toscano
tra cui due eccelse sculture in marmo (tra queste il Cristo
Redentore).
Non manca la musica: oltre al Gimyf, La Giovine Orchestra
Genovese, dal 21 novembre al 6 dicembre, dedica a Beethoven
quattro concerti con le celebri Sinfonie e altrettanti convegni.
'Impararte' e Cream Café completano il programma. (ANSA).