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Colosseo, una rosa per Greta

Russo, da qui un messaggio per la salvezza del pianeta

Silvia Lambertucci ROMA

   COLOSSEO- Sui muri delle catacombe di Santa Priscilla, tenerissima, una rosa sembra ancora diffondere il suo delicato profumo dai petali di un rosso screziato che vira al violetto. Quasi le stesse sfumature della neonata Augusta Palatina, "l'imperatrice" che da oggi ha un posto d'onore al Colosseo, nel Viridarium degli Horti Farnesiani, una sorta di piccola star nel roseto voluto agli inizi del secolo dall'archeologo Giacomo Boni, che proprio qui, tra questi fiori affacciati sulla meraviglia dei Fori romani, ha voluto essere poi sepolto.

"Un fiore simbolo dell'impegno nel preservare i caratteri originari della natura", spiega Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico più famoso al mondo, che per questo ha voluto dedicarla a Greta, la giovanissima paladina della lotta per salvare il pianeta. Una dedica quanto mai calzante visto che ahimé le piogge violente e il freddo inconsueto di questo maggio hanno impedito alla pianta di fiorire in tempo per la sua presentazione al pubblico.

A dare comunque un'idea della meraviglia che verrà, accanto ai boccioli ancora piccoli piccoli, è una foto scattata dal suo creatore, l'ibridatore Davide Dalla Libera. Quando fra qualche giorno sboccerà per la gioia dei visitatori dell'area archeologica, avrà carnosi petali di un rosso profondo tendente al violetto, proprio come le sue antenate più antiche, quelle che fiorivano anche qui nel centro nevralgico della Roma imperiale.

Perché al di là di profumi e bellezza, spiega poi Gabriella Strano, architetto paesaggista del parco, questo fiore che ha avuto una gestazione lunga ben nove anni è anche un pezzo di storia. "Volevamo una rosa nuova per il neonato Parco e io cercavo una rosa antica. Questa è appena nata, ma ha un patrimonio genetico antico, tanto da ricordare alla fine proprio la rosa Prenestina che troviamo negli affreschi del II secolo".
    A battezzarla, in rappresentanza di Greta (che però ha mandato un messaggio e promesso di venire a visitarla al più presto) c'è l'ambasciatore svedese a Roma Robert Rydberg. A lui Russo consegna una pergamena realizzata a mano per la combattiva adolescente dove la nuova rosa esplode in tutto il suo colore: "Vogliamo lanciare un messaggio per la salvezza del pianeta e del suo ambiente", ribadisce Russo. A pochi passi una fontana novecentesca ha appena ripreso, frizzante, a zampillare.
    "Abbiamo voluto restaurarla e restituirla ai visitatori", spiega il direttore. Una nuvola impalpabile si alza dalle rocce tufacee e si diffonde, fresca, sulla folla dei visitatori affannati e accaldati. Chiudi gli occhi e l'atmosfera del tempo che fu dall'antica Roma ai fasti dei Farnese sembra essere ancora qui.

ALLA NUOVA ROSA E' STATO DEDICATO ANCHE UN  RICCO CATALOGO PUBBLICATO DA ELECTA
   
   

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