(ANSA) - BOLOGNA, 29 SET - L'uomo moderno ha raggiunto la
parte più occidentale dell'Europa tra 41.000 e 38.000 anni fa,
circa 5.000 anni prima di quanto si era creduto fino ad oggi. La
scoperta è stata riportata sulla rivista Pnas e deriva
dall'analisi di reperti e di strumenti in pietra rinvenuti in
una grotta chiamata Lapa do Picareiro, che si trova nel
Portogallo centrale, vicino alla costa atlantica. In
particolare, a determinare l'età delle prime occupazioni
dell'uomo moderno e dei Neandertaliani nella grotta di Lapa do
Picareiro è stata la professoressa Sahra Talamo dell'Università
di Bologna.
Gli strumenti rinvenuti in Portogallo, spiega una nota
dell'Alma Mater emiliana, "collegano il sito di Lapa do
Picareiro con reperti simili emersi in tutta l'Eurasia e
indicano quindi una rapida dispersione dell'Homo Sapiens verso
ovest, avvenuta nel giro di poche migliaia di anni dalla sua
prima apparizione nell'Europa sudorientale. Non solo: questa
scoperta documenta la presenza dell'uomo moderno nell'Europa
occidentale in un'epoca in cui gli uomini di Neandertal erano
forse ancora presenti nella regione".
Nel dettaglio, utilizzando tecniche di analisi
all'avanguardia, la studiosa bolognese "è riuscita a datare una
serie di campioni di ossa animali che mostrano segni di
macellazione e di rottura intenzionale per estrarre il midollo
osseo, un alimento molto apprezzato e nutriente consumato dagli
antichi. I risultati della datazione collocano l'arrivo
dell'uomo moderno tra 41.000 e 38.000 anni fa, mentre l'ultima
occupazione Neandertaliana del sito ha avuto luogo tra 45.000 e
42.000 anni fa"
La grotta di Lapa do Picareiro è stata oggetto di scavi
archeologici per 25 anni e ha prodotto tracce di occupazioni
umane che coprono un periodo di 50.000 anni. Un team di ricerca
internazionale - che sta attualmente indagando sull'arrivo
dell'uomo moderno e sull'estinzione dei Neandertaliani nella
regione - ha scoperto ricchi giacimenti archeologici che
includono strumenti in pietra in associazione con migliaia di
ossa di animali provenienti da attività di caccia, macelleria e
cucina. (ANSA).