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Turismo: Veneto da' scossa, 'bonus fiscale a italiani in vacanza nel nostro Paese'

La proposta dell'assessore Caner al ministro Franceschini

VENEZIA ANSAcom

 Tutti aspettano la fine dell'emergenza sanitaria, e intanto si pensa a come ripartire. A come rimettere in moto l'Italia, iniziando dal suo motore più performante: il turismo. E' l'idea che il Veneto, con l'assessore Federico Caner, propone al Governo e al ministro Dario Franceschini, è proprio quella di una scossa, che dia fiducia al settore e alle famiglie. Un bonus fiscale con detrazione di tutte le spese di soggiorno per le famiglie italiane che faranno le loro vacanze nel Paese. Caner ha scelto la forma della lettera aperta, indirizzata al Ministro del Turismo. Non è un caso che la proposta parta da Venezia. La Commissione Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province Autonome aveva già stilato nei giorni scorsi un documento unitario da proporre al Governo con emendamenti al disegno di legge di conversione del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, che oltre alle misure di potenziamento del servizio sanitario, contiene anche quelle di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. Una ricetta in sette punti, con l'obiettivo, una volta messa alle spalle l'emergenza, di puntare al rilancio con una grande azione promozionale, "declinata e coordinata a tutti i livelli, di quello che è e continuerà a essere un asset vincente dell'economia italiana e veneta". Ma il Veneto è la prima regione turistica del Belpaese, e conta circa 70 milioni di presenze annue, di cui 50 milioni di presenze straniere. Ecco perchè Caner scegli di rivolgersi direttamente al ministro Franceschini, chiedendogli di assicurare "con parole decise e convincenti all'Italia del turismo che il Governo non permetterà che l'enorme patrimonio economico, imprenditoriale e professionale del settore sia annientato da questa emergenza". "I milioni di donne e di uomini che vivono di questa irrinunciabile risorsa - aggiunge - attendono un segnale forte di interesse per le sorti del loro lavoro e delle loro aziende, un'attenzione espressa con la stessa energia chi accompagna quando difendi la nostra preziosa ricchezza culturale, la quale, senza il turismo, verrà privata di un sostegno economico indispensabile per tutelarla, valorizzarla e promuoverla". L'assessore sottolinea la disponibilità anche dal Veneto a definire "tutti insieme" con il ministero "il percorso di rinascita della destinazione Italia quando il virus sarà sconfitto". Ma avanza intanto una richiesta: ovvero "la previsione di un bonus fiscale per le famiglie italiane che tracorreranno le loro vacanze nel nostro Paese. Sarebbe estremamente incoraggiante per tutti gli operatori del settore se fosse proprio il ministro del turismo ad annunciare che chi sceglierà le nostre strutture ricettive potrà detrarre interamente le spese di soggiorno". "Sarebbe la testimonianza - prosegue Caner - di una tangibile volontà di voler uscire da questa angosciosa situazione e una salutare iniezione di speranza derivante dalla constatazione che a guidare il progressivo ritorno alla normalità sia il principale responsabile del turismo nazionale". Non manca, tuttavia, una ferma critica dell'assessore veneto, che però non è indirizzata a Roma. "Assistiamo con crescente preoccupazione - scrive Caner - all'aggravarsi di uno dei 'malati' più profondamente colpiti da questa pandemia, l'Unione Europea. Tutto nella normalità, verrebbe da dire, se si considera che stiamo parlando di un 'vecchio continente' già debilitato da svariate patologie pregresse. In realtà l'Unione non sarebbe poi così datata, ma se le risposte da Bruxelles per uscire dalla crisi sono quelle che abbiamo ricevuto sino a ora, l'Europa comunitaria è destinata a lasciare presto la terapia intensiva e non certo perché guarita. L'economia italiana, di cui l'industria turistica è uno dei motori trainanti, non può essere trascinata nel baratro da questo ammalato che non vuol guarire".

In collaborazione con:
Veneto Innovazione

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