Europee: Di Maio e Salvini, ancora schermaglie nel rush finale

"M5s ha la maggioranza". "I no si trasformino in sì"

Redazione ANSA

Campagna elettorale al rush finale, i due alleati del M5e e della Lega continuano a pungersi in cerca del pieno di voti. Il leader pentastellato, Luigi Di Maio, nega che il voto potrà modificare gli assetti e gli equilibri nel governo e ricorda che 'il M5s ha il 36% del Parlamento e la maggioranza assoluta in Consiglio dei ministri e così rimarrà'.

E chiude ancora sull'abolizione dell'abuso d'ufficio che 'non è nel contratto', mentre rilancia sul decreto famiglia che 'va approvato la settimana prossima'.

Il capo del Carroccio, Matteo Salvini, assicura: 'Resto leale e mi piacerebbe che anche tutti gli altri lo fossero. Spero che da lunedì i no e i nì diventino sì. Quello che è strano è essere insultati dagli alleati di governo. Ma da lunedì conto che tutti torneranno più rispettosi'.

"Fra due giorni la Lega sarà il primo partito italiano e cambierà la storia dell'Europa. Che bello!", dice tra l'altro Salvini. 'Agli insulti delle opposizioni ci sono abituato, quello che è strano è essere insultati dagli alleati di governo. Ma fa niente, da lunedì conto che tutti torneranno più rispettosi", afferma ancora il leader della Lega. 

"Se un partito chiede i voti domenica per aprire la crisi lunedì lo deve dire sabato agli italiani", ha affermato Di Maio a Otto e Mezzo su La7 parlando della Lega. "Noi assicuriamo che il governo va avanti e siamo argine a una serie di cose strampalate, dalle armi alla famiglia, che propone la Lega - ha detto Di Maio -, ma anche il Pd sugli stipendi dei parlamentari e il finanziamento pubblico ai partiti".

"Mi auguro da lunedì i leghisti si mettano a lavorare di più, dicono si devono sbloccare le opere e poi si mettono con le braccia incrociate, come fossero l'opposizione. Negli ultimi mesi ho visto accuse a ministri M5S, ma loro non lavoravano sui dossier, certo che se avevi Siri alle infrastrutture e si occupava di eolico...".

Salvini interviene, quindi, al Corriere Live: "Sentendo l'aria che tira" penso che alle Europee "la Lega cresca e qualcun altro", cioè il M5S "scenda, ma la competizione non è con i 5 stelle. Se i 5 stelle vanno bene sono felicissimo, vuol dire che l'azione governo è apprezzata". 

E in serata Di Maio dal palco di piazza della Bocca della Verità: "Io sarò sempre leale a questo governo e ai temi che ci avete detto di realizzare. I nostri unici alleati sono nelle piazze non nei palazzi. Unico nostro alleato è il contratto di governo". "E' vero, ci sono stati continui sconfinamenti nei nostri temi, abbiamo preso uno schiaffo, due schiaffi, poi abbiamo iniziato ad alzare la voce. Se abbiamo commesso un errore in questo governo è di essere stati troppo buoni, ma ora di schiaffi non se ne prendono più", sottolinea.

E al Partito Democratico: "Il Pd non è la sinistra, non rappresenta la sinistra. Ha scambiato la questione morale di Berlinguer con l'omertà". "Perché le dimissioni di un sottosegretario indagato per corruzione le abbiamo chieste noi e non loro?", ha aggiunto Di Maio.

"C'è solo un voto che dà la garanzia assoluta che nel Parlamento europeo i nazionalisti non avranno la maggioranza e che - ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti -, questo governo, dopo il 27 vada a casa: ed è il voto alla lista unitaria del Partito democratico". "Chi non vuole Salvini ministro, deve votare questa lista e non Di Maio e i Cinque stelle che dalle 6 di mattina alle 4 del pomeriggio fanno finta di litigare e dalle 4 del pomeriggio a mezzanotte dicono che vogliono continuare 4 anni. Il vero pericolo è questo: che malgrado tutto continuino a danneggiare il paese" ha aggiunto Zingaretti.

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