Prima stabilimento vip del litorale,
oggi simbolo di degrado e abbandono. E' la storia della
"Casetta", storico lido di Ostia oggi lasciato a se stesso, con
quel che resta della struttura diventata rifugio per senzatetto
e le cabine completamente divelte da vento e mareggiate. Travi e
chiodi trovati in mare che finiscono per diventare un pericolo
per i bagnanti, ormai allo stremo. "Abbiamo ritrovato anche
siringhe in spiaggia - dicono i bagnini di uno stabilimento
confinante -. Questo posto sta diventando un problema per la
salute e l'incolumità degli stessi bagnanti. Le travi che si
staccano dalle cabine finiscono in acqua, e i resti si
depositano sulla sabbia, costringendoci a ripulire tutto per
tutelare chi viene da noi". "Ho paura per i miei figli - dice la
mamma di alcuni bambini che giocano in spiaggia -. Non bastava
il covid, ora anche il pericolo che qualche bambino possa
pungersi o ferirsi seriamente. Credo che il Municipio debba
intervenire per mettere fine a questo scempio".
La "Casetta", da decenni punto di riferimento del litorale
romano, venne sequestrato sul finire del 2015 con l'accusa di
aver realizzato abusi edilizi. Proprio il mese scorso, però, il
Tribunale di Roma ha assolto la società concessionaria "perché
il fatto non sussiste". Lo stabilimento, però, resta tutt'ora in
stato di abbandono perché la concessione non venne più rinnovata
dal Comune.
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