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Papa apre casa per clochard in Palazzo '800 a S.Pietro

"La bellezza guarisce". Visita anche Presidio sanitario poveri

    Non un semplice dormitorio, in stanze spoglie, fredde, anonime. Bensì un Centro di accoglienza notturna e diurna per le persone senzatetto ricavato in una residenza nobiliare degli inizi dell'800, "Palazzo Migliori", con interni eleganti e di pregio, e affaccio su San Pietro. Questa è la struttura visitata e inaugurata questo pomeriggio da papa Francesco in Largo degli Alicorni, a pochi metri dal lato sinistro del Colonnato berniniano, in cui si è recato subito dopo aver fatto visita al Presidio Sanitario per le persone indigenti, allestito in Piazza San Pietro per la terza Giornata Mondiale dei Poveri, che ricorre domenica.

    Proprio la Giornata da lui istituita, insieme al Venerdì della Misericordia, è diventata l'occasione per inaugurare la struttura di accoglienza per i senza fissa dimora, nel palazzo extraterritoriale di proprietà dell'Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica), che il Papa ha voluto destinare a quest'opera di carità per i più bisognosi e in difficoltà. L'Apsa l'ha data in comodato d'uso all'Elemosineria apostolica e a gestirla sarà la Comunità di Sant'Egidio.

    Francesco, arrivato alle 17.00, è stato accolto all'ingresso dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, dal presidente dell'Apsa mons. Nunzio Galantino e dal fondatore e dal presidente di Sant'Egidio, Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo.

    La struttura occupa un'intera palazzina di quattro piani (quasi 2.000 mq), lasciata libera da una Congregazione religiosa femminile che l'ha utilizzata fino a pochi mesi fa. "Palazzo Migliori" porta il nome della famiglia proprietaria che l'ha poi ceduto alla Santa Sede nel 1930. E' dotato anche di un ascensore per permettere l'acceso anche agli anziani e ai disabili. Al primo piano, un'ampia Cappella per la preghiera di volontari e ospiti.

    "La bellezza guarisce!", si è lasciato sfuggire il Papa contemplando gli ambienti della Cappella dedicata a San Giorgio, dopo la breve visita al pianterreno, destinato all'accoglienza diurna, con alcuni affreschi di epoca moderna. Le stanze per il riposo notturno occupano il terzo e quarto piano e potranno ospitare sia uomini sia donne, fino a 50 persone, numero che potrà aumentare nel periodo dell'emergenza freddo.

    Oltre alle stanze adibite ad alloggi, il Papa ha visitato anche il refettorio, al secondo piano, intrattenendosi a tavola con alcune persone che risiederanno nel centro e con i volontari. Tra questi, alcuni che abitavano per strada e che ora hanno trovato lavoro e una dimora stabile e si impegnano come volontari nella struttura. Conversando con loro, Francesco ha parlato della "cultura dello scarto", e del bisogno di recuperare un senso di responsabilità verso i più poveri. Ha ascoltato il racconto dei volontari che da anni portano la cena a chi vive per strada e delle difficoltà sperimentate per organizzare i loro funerali. Infine ha ricordato quando, da giovane, era abitudine lasciare un piatto pronto durante i pasti, specie nei giorni di festa, per chi ne avesse bisogno, rimarcando la necessità di "educare i giovani alla compassione".

    Le persone ospitate per la notte nella struttura potranno usufruire della prima colazione e della cena preparate nel refettorio al secondo piano. La cucina del Centro, bene attrezzata, servirà pure a un gruppo di volontari e di Diaconi permanenti della Diocesi di Roma per preparare più di 250 pasti caldi, che già da diversi anni, alla sera, vengono distribuiti ai poveri nelle maggiori stazioni ferroviarie della città: Termini, Tiburtina e Ostiense. Il primo e secondo piano, inoltre, saranno destinati a un servizio diurno, gestito e animato sempre dai volontari, con sale per l'ascolto e il colloquio, per l'uso dei computer, per la lettura e la ricreazione e per altre attività educative e culturali.

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