Tutti i soggetti politici devono
aver assicurata la parità di accesso ai mezzi di informazione
durante le campagne elettorali e uguaglianza formale e
sostanziale tra le forze politiche in campo. I comitati
regionali per le comunicazioni - Corecom - devono garantire il
rispetto della par condicio e della corretta applicazione della
legge 28/2000, oltre che il corretto svolgimento dei sondaggi.
Altre norme sono il codice di autoregolamentazione del 2004, in
materia di attuazione del principio del pluralismo da parte
delle emittenti tv locali e le delibere dell'Autorità garante
per le comunicazioni, emanate in occasione di ogni elezione.
In vista delle elezioni amministrative in Sicilia del 28
aprile e di quelle europee del 26 maggio, anche il Corecom
Sicilia è impegnato nelle attività di garanzia del rispetto
della par condicio durante le campagne elettorali da parte delle
emittenti televisive. "Tra i nostri compiti - spiega la
professoressa Maria Astone, presidente del Corecom Sicilia, il
controllo delle modalità di gestione degli spazi messi a
disposizione dalle emittenti radiotelevisive aderenti ai
soggetti politici, l'attività delle pubbliche amministrazioni
sulle quali grava il divieto di qualunque forma di propaganda
politica. Inoltre, sempre al Corecom spetta l'istruzione delle
denunce di presunta violazione della par condicio, mediante la
contestazione dei fatti al soggetto segnalato e richiesta delle
eventuali controdeduzioni, analisi di documentazione e supporti,
formulazione della conseguente proposta all'Agcom per l'adozione
dei provvedimenti. E' sempre il Corecom - conclude la presidente
Astone - che autorizza e controllare l'attività diretta a
trasmettere messaggi autogestiti gratuiti".
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