(ANSA) - USSITA (MACERATA), 11 MAG - Tombe 'profanate' dai cinghiali che scorrazzano tra lapidi sconquassate dal terremoto con buche e solchi ben visibili sul terreno a ridosso dei loculi. Accade nel cimitero monumentale di Castelmurato di Ussita, versante maceratese dell'Appennino umbro-marchigiano. A distanza di oltre due anni e mezzo dagli eventi sismici e in attesa di una ricostruzione che non parte, questo piccolo camposanto, raggiunto dall'ANSA, è diventato terra di conquista degli animali selvatici. Abbandonato al degrado, in più di 30 mesi è stato eseguito solo l'intervento di messa in sicurezza di un muro di cinta che ha richiesto anche una speciale copertura con pannelli di legno per oscurare le bare fuoriuscite dopo la grande scossa del 30 ottobre 2016. Il Comune, riferisce il vicesindaco Remo Conti, nei prossimi giorni installerà reti metalliche nella zona d'ingresso a quel che resta del cimitero, "così cercheremo di arginare l'ingresso dei cinghiali: sapere che girino indisturbati tra le tombe dei nostri cari fa male". Intanto, sono iniziati i lavori per recuperare la salma del cardinale Pietro Gasparri, originario di Ussita e Segretario di Stato della Santa Sede. Prima della morte avvenuta nel 1934, il presule sottoscrisse, nel 1929, con Benito Mussolini, i Patti Lateranensi. Gli eredi del cardinale hanno chiesto e ottenuto, con il beneplacito del vescovo di Camerino, mons. Francesco Massara, di poter recuperare la salma che ancora si trova sotto le macerie della chiesa del cimitero per poi essere "traslata nella cripta di San Venanzio di Camerino, riferisce ancora il vicesindaco, "ma farà ritorno a Ussita quando il cimitero di Castelmurato sarà stato ristrutturato".