(di Francesco Gallo)
Piccole bugie crescono. E
inevitabilmente diventano 'Grandi bugie tra amici', film diretto
da Guillaume Canet e sequel della commedia di grande successo al
botteghino 'Piccole bugie tra amici' del 2010, in sala dal 12
settembre. Grande cast e puntuale sceneggiatura per questa
commedia dai toni a volte drammatici che ha al centro
l'importanza fondamentale dell'amicizia.
Sono passati tre anni dall'ultima volta che si sono visti
tutti insieme. Max (Franois Cluzet) è andato a passare un po' di
tempo nella sua amata casa al mare di Cap Ferrat, apparentemente
per rigenerarsi e cercare di allontanare le preoccupazioni. E
sembra averne davvero tante, se l'arrivo improvviso della sua
banda di amati amici, venuti a festeggiare il suo compleanno,
non gli fa affatto piacere. A lui, imprenditore e amico di
riferimento di tutto il gruppo, le cose non sembrano andare
affatto bene, nonostante abbia una nuova affidabile compagna,
Sabin (Clémentine Baert), ma anche per gli altri suoi amici le
cose sono cambiate.
In questi pochi anni i bambini sono cresciuti, altri sono
nati, i genitori non hanno più le stesse priorità, ci sono state
separazioni, liti, fratture e c'è anche una evidente confusione
sessuale. A tutto questo vanno aggiunte ovviamente le bugie, a
cui fa riferimento il titolo, anche se il gruppo sembra, almeno
sulla carta, abbastanza forte per superarle una ad una.
Questi alcuni dei personaggi in scena: Eric (Gilles
Lellouche) che è alle prese con un neonato e cerca di fare il
padre come meglio può; Vincent (Benot Magimel) che continua a
mettere in discussione la sua sessualità e, infine, Marie
(Marion Cotillard) che crede ancora che alcol e trasgressione
possano fargli dimenticare i suoi problemi.
"Cosa ci fate qui?", "Non potete restare", "Non ci vediamo
più, non abbiamo più la stessa vita. Mi avete abbandonato tutti"
così Max accoglie i suoi amici, un po' bamboccioni, quando
inaspettatamente appaiono in massa e senza preavviso nella sua
villa. Il fatto è che tra le grandi bugie di questa
commedia-amara ce n'è una chiave: Max, in realtà, è al tracollo
economico, è fallito, e sta lì per vendere la villa con tanto di
agente immobiliare già in azione.
Il problema, dice lo stesso Max facendo riferimento proprio
ai suoi amici, "è che sono tutti attaccati a questa casa. Ci
sono tanti ricordi".
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