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Dieudonné, mio noir piace a giovani

Dieudonné, mio noir piace a giovani

Autrice belga, bravi ragazzi ambientalisti, manca impegno adulti

ROMA, 15 marzo 2019, 11:58

Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 ADELINE DIEUDONNE', LA VITA VERA (SOLFERINO, PP 220, EURO 17,00). Un mondo violento e brutale, ma anche pieno di bellezza dove il femminicidio e i problemi ambientali vengono affrontati con uno sguardo nuovo, ma dove a contare è soprattutto il legame tra un sorella e il suo fratellino in una famiglia disastrata. E' quello in cui ci fa entrare la scrittrice belga Adeline Dieudonné nel suo primo romanzo 'La vita vera', libro rivelazione in Francia, da mesi in testa alle classifiche, vincitore di numerosi premi tra cui il Fnac 2018 e il Renaudot des Lycéens, che il 15 marzo sarà a 'Libri Come' per ricevere all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il Premio Goncourt/La scelta dell'Italia, assegnato da una selezione di 140 ragazzi dei licei. L'operazione è promossa dall'Institut Français Italia. Pubblicato in Italia da Solferino nella traduzione di Margherita Belardetti, 'La vita vera' "è piaciuto molto ai giovani. Alcuni mi hanno detto che è stato il primo libro che hanno letto fino all'ultima pagina. La differenza tra il pubblico giovane e quello adulto è l'entusiasmo libero che esprimono i ragazzi e le ragazze" dice all'ANSA la scrittrice al suo arrivo a Roma.
    "Ho voluto raccontare le luci, le ombre, la disperazione. Mi piacciono Stephen King, le storie di paura, un po' oscure perché è da lì che nasce la speranza. I racconti di contrasti, l'umorismo nero. E mi piace lo scrittore belga Thomas Gunzig con le sue trame intrise di fantasmi e disperazione. La violenza sulle donne e i temi ambientali tornano sempre nelle cose che scrivo perché sono argomenti che mi interessano, ma in questo caso volevo scrivere un romanzo divertente seppur intriso di noir" spiega la scrittrice che è originaria di Bruxelles e ha due figlie. "Il movimento dei giovani ambientalisti mi piace moltissimo.
    Finalmente le cose si stanno muovendo e non c'è tempo. E' bello che i giovani si siano impegnati, però è anche triste perché non spetterebbe a loro farlo. Siamo noi che dovremmo prendere in mano la situazione e vigilare sul loro futuro. Dalle imminenti elezioni europee mi auguro che emerga con grande forza un impegno in questa direzione" sottolinea la Dieudonné.
    'La vita vera', molto apprezzato da Amelie Nothomb, è stato definito una favola noir. "Non ci avevo pensato, ma tutto sommato mi piace, perché nelle favole c'è una distanza dalla realtà, si fa un passo indietro. Così si spiega in parte anche l'assenza dei nomi dei miei personaggi che fa pensare al lato universale" dice la scrittrice, 37 anni, del suo romanzo che sarà tradotto in 20 lingue e diventerà un film con la regia della giovane Marie Monge. "I diritti sono stati venduti alla Monge, regista in Francia del film di successo 'Joueurs' (Giocatori). Mi ha contatto appena è uscito il libro. Mi piace la sua visione del mondo. Non sarà un film sociale, sulla violenza di genere, ma molto colorato, noir e thriller. Io collaborerò alla sceneggiatura e regia. Se tutto va bene si girerà nell'estate del 2020". La protagonista della storia ha dieci anni, il suo mito è la scienziata e fisica Marie Curie, la prima donna a vincere un Nobel, e deve combattere contro i mostri che la circondano: il padre cacciatore, violento, che picchia la moglie e dedica ai suoi animali impagliati la cosiddetta "stanza dei cadaveri", la madre che vive nella paura, non reagisce a nulla, e sta bene solo quando cura le sue capre e lo squallore del Demo, un quartiere di prefabbricati. L'unica gioia e vera forza viene dal rapporto con il suo adorato fratellino verso il quale la ragazzina ha un vero e proprio istinto materno. "Le storie servono per metterci dentro le cose brutte che così non succedono nella vita vera" dice la sorella al suo fratellino. "Non c'è nulla di autobiografico. I miei genitori sono stati amorevoli, ho avuto un'infanzia felice. Ma volevo capire come due bambini possono trovare la speranza nelle difficoltà, in un mondo terribile come quello in cui viviamo" racconta la scrittrice. E poi "il legame tra fratelli mi ha sempre colpito profondamente. Si pensa spesso agli egoismi e conflitti e invece è commovente vedere come riescano ad aiutarsi" sottolinea la Dieudonné che ha esordito con un monologo teatrale ed è autrice di premiati racconti, la sua passione. "Sto scrivendo un altro romanzo e il copione di un film ispirato a un mio racconto. Ma in questo momento dedico le maggiori energie a 'La vita vera'" dice prima di salutarci.
   
   

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