Piazza Affari ha chiuso la seduta
in forte calo (Ftse Mib -2,03%), in coda alle altre borse
europee, dopo il dato sui nuovi contagi, che hanno ampiamente
infranto la soglia dei 15mila in Italia. Altro colpo lo ha dato
il calo del greggio (Wti -3,3% a 40,3 dollari al barile ) dopo
il taglio inferiore alle stime delle scorte settimanali negli
Usa. In rialzo invece lo spread, che ha chiuso a quota 137,1
punti. Brillanti gli scambi, come sempre quando si verifica una
variazione importante dell'indice, saliti a 1,66 miliardi di
euro di controvalore, quasi 200 milioni in più della seduta
precedente e 400 rispetto a due giorni fa.
Maglia nera è stata Bper (-6,39%), oggetto di prese di
beneficio dopo il balzo del 9,75% della vigilia a fine aumento
di capitale. Sotto pressione Saipem (-5,26%) ed Eni (-3,38%),
legate agli sbalzi di prezzo del greggio. Ha sofferto anche
Leonardo (-4,77%), tra le società, secondo gli analisti di Oddo,
le cui stime sono a rischio. Segno meno per i bancari Unicredit
(-3,77%), Fineco (-3,66%), Intesa e Mediolanum (-2,8% entrambe),
Banca Generali (-2,68%) e Banco Bpm (-2,15%), a differenza di
Mps (+2,08%), nodo di possibili nuove integrazioni tra Istituti.
Pochi i segni positivi, limitati sul listino principale a
Diasorin (+1,99%), Unipol (+1,2%) e Buzzi (+0,92%), quest'ultima
per l'effetto Recovery Fund. Giù la galassia Benetton con
Autogrill (-3,82%) e Atlantia (-3,24%), segno meno per Cairo
(-3,17%), bene invece Ferragamo (+8,73%), che ha smentito
indiscrezioni su una possibile cessione di quote da parte della
famiglia. Contrastate Juventus (+4,6%) e Roma (-1,38%).
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