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Zerocalcare, 'Orsetti uno di noi, dolore e rabbia'

Zerocalcare, 'Orsetti uno di noi, dolore e rabbia'

Fumettista,'oggi celebrato, ma se fosse vivo sarebbe processato'

ROMA, 19 marzo 2019, 20:33

Redazione ANSA

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(di Paola Mentuccia) - "Lo conoscevo virtualmente, non di persona, ma era evidentemente uno di noi". Michele Rech, in arte Zerocalcare, ricorda Lorenzo Orsetti, ucciso in Siria mentre combatteva nelle file delle milizie curde Ypg contro i jihadisti dello Stato Islamico.
    "La mia opinione - ha detto il fumettista ad ANSA.it, a margine di una visita della mostra a lui dedicata al museo MAXXI di Roma, con gli studenti degli istituti superiori -, a parte ovviamente il dolore e la rabbia per quello che è successo, è che in questo momento lo stanno celebrando un po' tutti gli organi di informazione e anche le istituzioni, ma se fosse ritornato vivo dalla Siria probabilmente adesso sarebbe sotto processo insieme agli altri combattenti che sono tornati e che aspettano il 25 marzo un'udienza per la sorveglianza speciale e il divieto di dimora a Torino".
    Nel fumetto-reportage "Kobane Calling", pubblicato in parte sul settimanale Internazionale nel 2015 e da Bao Publishing l'anno successivo, l'autore aveva raccontato il suo viaggio al confine tra la Turchia e la Siria, tra i difensori curdi del Rojava, opposti all'Isis.
    "C'è poi questo paradosso - ha aggiunto Zerocalcare - che noi odiamo le frontiere e ci troviamo a pagare il tributo di sangue più alto nella lotta contro l'Isis in Kurdistan per difendere i valori del Rojava e invece tutti gli ultrà del filo spinato sono buoni soltanto a vedere la gente affogare in mare".
   

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