Julian Assange è stato ammanettato
a più riprese e denudato due volte per essere perquisito nella
giornata di ieri dallo staff della prigione di massima sicurezza
britannica di Belmarsh in cui è detenuto in attesa del verdetto
della giustizia del Regno sulla sua consegna agli Usa. Lo ha
denunciato oggi l'avvocato Edward Fitzgerald nella seconda delle
5 udienze in programma a febbraio del processo iniziato ieri
alla Woolwich Crown Court sull'istanza d'estradizione americana.
Fitzgerald ha invitato la corte a rivolgere un monito alle
autorità carcerarie, avvertendo che "un simile trattamento
minaccia di impedire" al fondatore di Wikileaks "di partecipare
alle prossime udienze". Tanto più tenuto conto delle sue
condizioni fisiche e psichiche. La giudice Vanessa Baraitser, le
cui decisioni sono state finora pressoché tutte contrarie alla
difesa dell'attivista australiano, ha negato d'aver potere sui
responsabili del penitenziario, riservandosi di valutare il caso
solo se l'avvocato presenterà denuncia.
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