(XINHUA) - PECHINO, MAR 8 - Nel 2020 gli organi giudiziari e
le procure cinesi hanno intensificato i propri sforzi per
reprimere i crimini e i reati economici al fine di fornire
adeguate garanzie legali al settore finanziario. E' quanto
emerge dai rapporti sull'operato della Procura Suprema del
Popolo e della Corte Suprema del Popolo, presentati oggi in sede
deliberante alla sessione annuale in corso del massimo organo
legislativo del Paese.
Nel quadro dell'inasprimento della lotta alle truffe e ai
reati finanziari, si legge nella relazione sull'operato della
Procura Suprema del Popolo, lo scorso anno sono state perseguite
in Cina 41.000 persone accusate di aver commesso tali crimini,
in aumento del 3,2% su base annua.
Le procure del Paese, prosegue il documento, hanno
collaborato con l'ente di regolamentazione del mercato mobiliare
per denunciare tipiche fattispecie di reato e reprimere
severamente le truffe, la manipolazione del mercato e l'insider
trading a tutela degli interessi degli investitori.
Gli organi inquirenti cinesi hanno anche inasprito la
repressione dei reati di riciclaggio di denaro, perseguendo lo
scorso anno 707 sospetti per crimini connessi, un dato pari a
4,7 volte quello del 2019.
Secondo la relazione sull'operato della Corte Suprema del
Popolo, la Cina ha adottato una strategia di tolleranza zero nei
confronti dei crimini commessi sul mercato dei capitali.
(XINHUA)