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Antica tradizione muri a secco, ecco artigiani 'custodi'

1/o corso formazione Apuane Cai,Cifa Italia, Fonarcom, InterEgo

MASSA ANSAcom

Ai piedi delle Alpi Apuane, a Resceto, piccola frazione di Massa (Massa Carrara), è possibile imboccare la famosa via Vandelli, sentiero di oltre trecento anni che arriva fino a Modena e che nel tratto apuano era anche una delle più famose vie di lizza della Toscana, ovvero quelle strade costruite dai cavatori per trasportare il marmo dalle cave a valle. A reggere la via di lizza di Resceto, sulla Vandelli, ancora oggi ci sono rimasti soltanto i muri a secco, costruiti con blocchi di pietra assemblati senza uso di leganti, inseriti nel patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco. I muri a secco sono il primo esempio di manufatto umano, presente in tutte le culture del pianeta: li costruivano gli antichi greci e poi i romani, così come i Celti; se ne parla nella Bibbia, le mura delle città più antiche sono realizzate con blocchi enormi incastrati a secco, come pure le piramidi a gradoni dell'America Latina.

Ora il Cai di Massa si è accorto che sulla via Vandelli i muri a secco stanno per sgretolarsi: un patrimonio storico artistico in balia dell'incuria dell'uomo e soggetto al lavoro costante della natura che, semplicemente, nei secoli, si riprende gli spazi che erano suoi. Per salvarli è stata avviata una collaborazione tra Cai di Massa, Cifa Italia, Fonarcom, fondo interprofessionale per la formazione continua e IterEgo, ricreando professionalità in grado di lavorare per la loro manutenzione e ristrutturazione. "Non esistono più artigiani in grado di occuparsi di un muro a secco - spiega Carmelo La Licata, coordinatore dei progetti sociali e antichi mestieri di Cifa Italia -. Per questo abbiamo deciso di finanziare corsi di formazione, per reinsegnare tecniche e pratiche antiche, indispensabili quando ci si avvicina ad un muro a secco".

Sono stati due architetti, Anna Della Tommasina, esperta di restauri, e Sauro Quadrelli, presidente del Cai di Massa ad avviare un percorso di recupero delle tecniche di costruzione e manutenzione a secco, recupero reso problematico dalla quasi totale scomparsa di artigiani competenti. Patrocinato dal Club alpino italiano e dal Comune di Massa il primo corso gratuito si è tenuto a settembre, per 8 dipendenti di aziende edili che sono stati formati a diventare "artigiani dei muri a secco in località di Resceto". Il loro intervento è servito a recuperare parte del muro a secco che sorregge la via Vandelli, e una parte di via di lizza (sentiero Cai n.168), ricostruendo di fatto un antico muro semi crollato di circa 30 metri. "Gli operai che hanno seguito il corso - spiega sempre La Licata - vantavano un'esperienza ventennale come muratori, anche di muretti ma, per loro stessa ammissione, usavano, a volte e di nascosto, la malta. Con il corso hanno compreso che in quel carapace di pietra non c'è pietrame gettato alla rinfusa che necessiti di un legante per rimanere al proprio posto, ma un disegno strutturale preciso nel quale la pietra cambia posizione, forma e pezzatura sia nel corso verticale del muro che in quello orizzontale". L'obiettivo di Cifa Italia è quello di ripetere i corsi di formazione per gli "artigiani del muretto" e intervenire su altre criticità, prima che il tempo distrugga completamente quelle costruzioni.

In collaborazione con:
Fonarcom

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