Autobus gratuiti - e con maggiore frequenza - da e per Aosta, taglio della produzione di rifiuti e contenimento dell'impatto della produzione di neve artificiale: sono le tre linee guida che il comitato organizzatore della Coppa del mondo di sci nordico di Cogne (16-17 febbraio) segue per garantire la sostenibilità ambientale dell’evento. ”Prevediamo che ci saranno 2.000-2.500 persone che graviteranno ogni giorno in paese", ha anticipato Marco Albarello, ex campione olimpico di sci di fondo e oggi direttore organizzativo dell’evento. “Per il terzo anno consecutivo Cogne rientra tra le 100 località più sostenibili al mondo”, ha spiegato il sindaco, Franco Allera. E proprio per ribadire questa vocazione, il comitato ha messo in campo un vero e proprio piano per rendere ‘green’ la due giorni di gare e divertimento. “L’impatto zero si può raggiungere mitigando alcune azioni e compensandone altre”, ha detto Andrea Celesia, assessore comunale al Turismo di Cogne, presentando il progetto. L’iniziativa che riguarda gli autobus di linea, resa possibile dall’assessorato regionale ai Trasporti, parte dal presupposto che “abbinare un servizio più celere, quindi con frequenza maggiore, alla gratuità, è l’unico modo veramente per essere competitivi rispetto all’automobile”, ha sottolineato. “Grazie al Parco nazionale del Gran Paradiso – ha evidenziato poi Celesia – andiamo oltre la riciclabilità dei rifiuti, ne diminuiamo la produzione. L’azione più significativa sarà la distribuzione di un bicchiere in policarbonato che verrà riutilizzato durante le due giornate dagli spettatori. Un oggetto che potrà essere portato a casa come souvenir della manifestazione e che abbatterà in maniera importante la produzione di rifiuti”. Infine, “la mancanza di neve a gennaio ha reso necessario la sua produzione, fatta con energie rinnovabili e mantenendo i minimi deflussi vitali per l’acqua. Ma purtroppo è stato necessario trasportarla nei prati di Sant’Orso, lungo il tracciato. E questo ha generato, alla fine, una situazione in cui il manto erboso è stato un pochino compromesso. Per cui ci siamo dati l’obiettivo di mettere in piedi, alla fine dell’inverno, una serie di azioni per ripristinare la situazione. Su questo stanno lavorando gli esperti botanici messi a disposizione dal Parco nazionale”.
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Regione Valle d'Aosta