Sarà come da tradizione il concerto di apertura durante la sera della vigilia, il 29 gennaio, a scandire il via alla millenaria Fiera di Sant’Orso, in calendario mercoledì 30 e giovedì 31. I canti del Coro Sant’Orso saranno il primo di una serie di momenti musicali protagonisti anche durante la notte della grande festa popolare della ‘veillà’. Legando le due giornate di fiera, la veillà da sempre riunisce visitatori ed espositori in un clima di allegria e convivialità. Le sue origini si perdono nella lunga storia della 'Foire'. Quando i mezzi di trasporto e le strade erano ben diverse da quelle odierne, gli artigiani e i visitatori che scendevano ad Aosta dalle vallate valdostane trovavano ospitalità, durante la gelida nottata, dagli abitanti del borgo di Sant'Orso. Venivano aperte le porte delle cantine, per offrire riparo, cibo e un bicchiere di ‘vin brulé’ (vino caldo con spezie). Tra una canzone, una partita a carte e un brindisi, ci si poteva scambiare le notizie, ascoltando gli anziani narrare antiche storie e leggende del paese.
La veillà è diventata nel tempo un appuntamento atteso per tutto l'anno. Le vie di Aosta si riempiono di migliaia di persone che incuranti del freddo improvvisano passi di danza seguendo la musica di gruppi folkloristici e orchestrine improvvisate, affollando i locali e le cantine dove i proprietari accolgono gli ospiti offrendo salumi, formaggi, un bicchiere di vino al suono delle fisarmoniche e degli strumenti tradizionali.
Una festa che ha poi una declinazione per i giovanissimi e le loro famiglie: anche quest’anno torna infatti ‘La veillà dei piccoli’, l’appuntamento all’insegna della musica e del gusto, in calendario il pomeriggio del 30 gennaio alla Cittadella dei giovani.
In collaborazione con:
Regione Valle d'Aosta