Il governo dell'Ecuador ha denunciato che dopo la revoca dell'asilo politico nell'ambasciata ecuadoriana a Londra per Julian Assange, portali web di differenti istituzioni pubbliche del Paese hanno ricevuto oltre 40 milioni di cyber-attacchi. Lo scrive il quotidiano El Universo di Guayaquil.
In una conferenza stampa il vice ministro delle Telecomunicazioni, Patricio Real, ha spiegato che "il principale risultato ottenuto dagli hacker è stata la indisponibilità dei portali a fornire i servizi previsti per la saturazione delle pagine web dovuta all'enorme numero di messaggi, e l'impossibilità quindi per gli utenti di accedervi".
Real ha menzionato i casi dei portali di almeno dieci istituzioni ecuadoriane che sono stati presi di mira nei cyber-attacchi, una attività, ha assicurato, che sarà esaminata dalla Procura per possibili denunce.
In una intervista pubblicata domenica dal quotidiano britannico The Guardian, il presidente ecuadoriano Lenin Moreno ha assicurato che Assange tentò durante la sua permanenza nell'ambasciata di Londra di creare un centro di spionaggio.