Pochi giorni
fa ha subito, da parte della Dia un sequestro di beni per 10
milioni di euro, in esecuzione di una misura di prevenzione
patrimoniale del tribunale di Firenze perchè, perchè gli
innquinrenti lo considerano legato ad ambienti camorristici. Ma
il procedimento penale che aveva anche portato nel 2007
all'arresto suo e della moglie lo scorso 30 gennaio 2020 si è
chiuso con un'assoluzione in Cassazione. E' quanto spiega in una
lettera inviata alla stampa Francesco Rastelli, imprenditore
alberghiero originario di Boscoreale (Napoli), da tempo
trasferitosi in Toscana dove vive a Montecatini Terne: "A
distanza di 13 anni la mannaia della (in)giustizia, mai stata
così cieca e bendata, si è nuovamente abbattuta su di me e sui
miei familiari" commenta.
"Esiste in Italia forse un quarto grado di giudizio?"
aggiunge concludendo: "Anche oggi, come 13 anni fa, mi presento
e continuo ad andare a testa alta, senza mollare, pronto a
dimostrare la mia estraneità rispetto" a quanto "detto di
brutto" "nei miei confronti, della mia famiglia e delle mie
imprese che contano oltre 140 dipendenti e collaboratori".
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