"C'è un mostro nella mia cucina". Si chiama così il corto d'animazione diffuso da Greenpeace e doppiato dall'attore Giobbe Covatta. E' la storia dell'incontro tra un bambino e un giaguaro "sfrattato" dalla sua casa, le foreste del Sudamerica, che vengono distrutte per produrre sempre più carne e soia destinata alla mangimistica.
Il nuovo corto, realizzato dall'agenzia Mother e prodotto dallo studio Cartoon Saloon, che ha ottenuto quattro volte la nomination per l'Oscar, è una sorta di sequel a quello diffuso due anni fa, nella versione italiana con la voce della cantante Noemi, in cui un piccolo orango entrava nella cameretta di una bambina, saltellando da una parte all'altra e portando scompiglio. Anche in quel caso l'animale le raccontava il suo dramma: la sua casa, la sua splendida foresta, non esistono più, distrutte dai produttori di olio di palma.
"Il cartoon in pochi minuti ci fa riflettere sugli impatti dell'agricoltura industriale e dell'eccessiva produzione di carne sugli ecosistemi e sulla biodiversità, ma anche su quanto ci riguardi da vicino quel che accade in foreste lontane come quelle sudamericane" spiega Federica Ferrario, responsabile Agricoltura di Greenpeace Italia. "Come ci ricordano i protagonisti del video, ridurre la produzione e il consumo di carne è fondamentale per preservare la salute del pianeta e anche per salvare animali come i giaguari dall'estinzione".