Quotidiano Energia - “E’ il primo atto legislativo in materia di energia a sostegno del Green deal”. La commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, ha commentato così l’accordo preliminare di trilogo sulla revisione del regolamento Ten-E raggiunto oggi dai rappresentanti del Consiglio e dell’Europarlamento.
Le posizioni delle due istituzioni comunitarie - i 27 avevano approvato il mandato negoziale a giugno e Strasburgo a ottobre - non erano del resto molto diverse.
L’accordo, che dovrà ora essere ratificato dall’Europarlamento e dal Consiglio, prevede la fine dei benefici garantiti da Ten-E ai nuovi progetti relativi al petrolio e al gas naturale e introduce criteri vincolanti di sostenibilità, con l’eccezione però di Malta e Cipro che potranno realizzare nell’ambito del regolamento un’interconnessione ciascuna già pianificata e inclusa nella lista dei Pci (in pratica, rispettivamente, i gasdotti con la Sicilia e EastMed).
Inoltre, le infrastrutture gas esistenti adeguate all’idrogeno potranno essere usate per trasportare o stoccare una miscela di H2 con gas naturale o biometano durante un periodo transitorio che terminerà il 31 dicembre 2029, ma con data limite all’eligibilità di tali progetti per l’assistenza finanziaria Ue anticipata al 31 dicembre 2027.
I progetti Ten-E, sempre in base all’accordo, beneficeranno di iter autorizzativi semplificati e accelerati, in particolare attraverso la creazione di uno sportello unico.
Tali benefici (ma non gli aiuti finanziari) si estenderanno anche ai progetti non più Pci per i quali è stata accettata la domanda di inclusione nella lista dall’autorità competente, nonché agli elettrolizzatori (o gruppi di elettrolizzatori nell’ambito di un unico progetto coordinato) con capacità superiore a 50 MW.
Altri punti contenuti nell’accorso sono una governance rafforzata del regolamento, una cooperazione nella pianificazione delle reti offshore e l’allineamento di Ten-E all’articolo 136 del regolamento finanziario Ue che indica i casi di esclusione dai finanziamenti comunitari per corruzione o attività criminali.
Il nuovo regolamento Ten-E sovrintenderà alla sesta lista dei progetti Pci, che arriverà nel 2022, mentre la quinta lista è stata adottata il mese scorso sulla base dell’attuale regolamento 347/2013.
I finanziamenti ai Pci arriveranno sotto forma di fondi Connecting Europe Facility (Cef), per i quali un accordo dello scorso marzo tra Europarlamento e Consiglio stanzia 33,71 miliardi di euro nel periodo 2021-2027.