Quotidiano Energia - Entro la fine del 2022 gli investimenti pubblici dovranno rispettare delle nuove linee guida che siano “agganciate” al regolamento Ue sulla tassonomia e agli impegni presi dall’Italia a livello internazionale.
È quanto stabilisce la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri e presidente del Cipess, Mario Draghi, denominata “Linee di indirizzo sull’azione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) per l’anno 2022″. La direttiva del 7 dicembre 2021, registrata alla Corte dei Conti il 4 gennaio 2022, è stata proposta dal Segretario del Cipess, il sottosegretario Bruno Tabacci.
Il documento – disponibile in allegato sul sito di Quotidiano Energia – si propone di garantire una coerenza delle politiche di investimento pubblico con gli obiettivi di sostenibilità assunti dall’Italia in sede internazionale ed europea, fra i quali sono citati l’Agenda Onu 2030, le Cop di Parigi e Glasgow e l’European Green Deal.
Nelle sette pagine del provvedimento si stabilisce che le linee guida, oltre a dover essere allineate alla tassonomia, dovranno comprendere una relazione descrittiva e contenere un set di indicatori di sostenibilità.
Il Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, avrà inoltre il compito di aiutare le amministrazioni in questo processo. La documentazione che arriva al Cipess dovrà infatti essere accompagnata anche da una “valutazione ex ante delle iniziative e degli interventi” e una ex-post “dei risultati conseguiti con le iniziative e gli interventi autorizzati e finanziati”, da ottenere anche tramite un monitoraggio tecnico-finanziario.