(di Manuela Correra)
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Con i contagi che per la prima volta
superano la soglia dei 30mila casi in 24 ore, toccando quota
31.084, e con 199 vittime in un giorno, l'epidemia di Covid-19
segna un "rapido peggioramento" e proietta il Paese verso lo
scenario 4, quello più grave e con rischio di tenuta dei servizi
sanitari nel breve periodo, che già è compatibile con la
situazione di 4 regioni e la provincia autonoma di Bolzano.
Il quadro che emerge dall'ultimo monitoraggio dell'Istituto
superiore di sanità e ministero della Salute (relativo alla
settimana 19-25 ottobre), conferma una situazione
"complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio
nazionale, con rischio di criticità importanti a breve termine
in numerose Regioni e Province autonome". Lo indica chiaramente
l'indice di trasmissibilità Rt, salito a 1,7 a livello
nazionale. Allarmante la fotografia delle regioni: il carico di
lavoro, si legge nel documento, "non è più sostenibile sui
servizi sanitari territoriali con evidenza di impossibilità di
tracciare in modo completo le catene di trasmissione". Inoltre,
questa settimana, per la prima volta, è stato segnalato il
superamento in alcuni territori della soglia critica di
occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un'alta probabilità
che 15 Regioni e Province autonome superino le soglie critiche
di terapia intensiva e/o aree mediche nel prossimo mese.
Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia
intensiva è salito da 750 (18/10) a 1.208 (25/10), mentre il
numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 7.131
(18/10) a 12.006 (25/10).
Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una
trasmissione non controllata di SarsCov2 ed altre 8 Regioni e
Province autonome sono classificate a rischio moderato con una
probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo
mese. Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, più la
provincia di Bolzano, sono già nello scenario 4. Va però
precisato che Emilia Romagna e Bolzano, rientrano nella
classificazione delle Regioni a rischio moderato, ma compaiono
anche nella classificazione dello scenario 4. Ciò perchè il
calcolo di quest'ultimo valore, realizzato sulla base di una
ventina di indicatori, può divergere da quello del livello di
rischio. La curva, dunque, non accenna a piegarsi a fronte di un
nuovo record di tamponi effettuati in un giorno (215.085) mentre
sono 16.994 i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali e
nelle terapie intensive ci sono oggi 1.746 persone, 95 più di
ieri. La speranza è che le misure dell'ultimo dpcm possano
cambiare il trend: "Gli effetti li vedremo alla fine della
prossima settimana, a queste misure però si possono e si debbono
inserire ulteriori misure che possono essere e a livello
nazionale e a livello locale"., ha spiegato il presidente
dell'Iss, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi
della situazione epidemiologica tenuta insieme al presidente del
Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. E se la
trasmissione del virus continua ad avvenire soprattutto in
famiglia, "saranno fatti tutti gli sforzi per mantenere aperta
la scuola", ha detto Locatelli ricordando che l'ambito
scolastico rappresenta il 3,8% di tutti i focolai. Tuttavia la
prospettiva che l'intero Paese scivoli a breve nello scenario
peggiore appare sempre più concreta. In questo caso, le misure
saranno più drastiche e chiusure e zone rosse "in uno scenario 4
avanzato - ha aggiunto il direttore del Dipartimento
Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - potrebbero
essere addirittura automatiche". Intanto, da Iss e ministero
giungono due raccomandazioni forti: è "fondamentale" che la
popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al
di fuori del proprio nucleo abitativo e rimanga a casa il più
possibile. Mentre le Regioni, dal canto loro, sono invitate a
considerare un "tempestivo innalzamento delle misure di
mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello
di rischio". (ANSA).