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Il Fai riapre i beni nelle regioni gialle, 'ora anche nei week end'

Casa Noha, Baia di Ieranto e Torre e Casa Campatelli

Redazione ANSA ROMA

ROMA - In base alle nuove disposizioni dell'ultimo Dpcm, il Fai - Fondo Ambiente Italiano riapre i suoi beni nelle regioni gialle, Basilicata, Campania e Toscana. Saranno visitabili, quindi, Casa Noha a Matera, la Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA) e Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI).

Dal 21 gennaio, ogni giovedì e venerdì, riapriranno le porte ai visitatori "nel pieno rispetto delle normative sanitarie per offrire la tanto attesa opportunità di ritrovarsi e condividere, in totale sicurezza, la bellezza del patrimonio di cultura, arte e natura del nostro Paese, sicuro ristoro per lo spirito e fonte inesauribile di conoscenza", sottolinea il Fai in una nota chiedendo però che le riaperture siano ammesse anche nei week end.

"Questo è il tempo dell'unità e della costruzione di un futuro, il più prossimo possibile, 'normale'. Il Fai - sottolinea ancora la nota - accoglie le indicazioni del Mibact; è una scelta di responsabilità civile, una scelta di alto valore simbolico che impone però uno sforzo, non solo economico, a cui rischia di non corrispondere un'effettiva sostenibilità e utilità. L'auspicio è che il governo possa presto porre rimedio a quest'ultimo decreto ed estendere le aperture anche ai giorni di sabato e domenica. Se da una parte è comprensibile che in questa fase si ritenga di riattivare per gradi la vita culturale del Paese, dall'altra è importante considerare che gli sforzi che siamo chiamati a compiere, rischiano paradossalmente di essere vanificati dalle limitazioni".

Per il Fondo ambiente italiano, "la scelta di aprire nei soli giorni feriali e il divieto di spostamento tra regioni rappresentano ostacoli fortemente penalizzanti. I musei hanno i picchi di visita proprio nel fine settimana, chi mai entra infatti in un museo in orario di lavoro? E quante persone non potranno visitare i musei in altre regioni. Ringraziamo il ministero per la vicinanza espressa durante il lockdown e per tutte le attività poste in essere a favore del terzo settore, ma evidenziamo con forza il fatto che queste nuove disposizioni sono sì un primo, piccolo passo verso la ripartenza del Paese, e chiediamo con urgenza le correzioni e gli aggiustamenti necessari". 

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