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Bassetti,tracce aviaria nel latte di mucche da non sottovalutare

Bassetti,tracce aviaria nel latte di mucche da non sottovalutare

'Minaccia pandemica se contagio virus divenisse da uomo a uomo'

ROMA, 24 aprile 2024, 17:32

Redazione ANSA

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L'influenza aviaria "potrebbe rappresentare potenzialmente una minaccia pandemica se il virus si trasformasse e divenisse trasmissibile da uomo a uomo. Il fatto che gli Usa, dopo aver rilevato tracce di virus nel latte pastorizzato di mucche, abbiano alzato il livello di attenzione è un dato su cui riflettere e da non sottovalutare". Lo afferma all'ANSA Matteo Bassetti, Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
    "Va sottolineato che al momento il virus dell'influenza aviaria non si trasmette da uomo a uomo, ma dall'animale all'uomo attraverso il contatto diretto, ad esempio attraverso contatto con fluidi animali infetti. Quando il virus ha infettato l'uomo attraverso l'animale - rileva Bassetti - ha dimostrato una mortalità sull'uomo pari al 50%, dunque molto alta". Che tracce di virus siano state scoperte nel latte pastorizzato di mucche in Usa, afferma, "non è una bella notizia, poichè il processo di pastorizzazione dovrebbe in teoria portare all'eliminazione di qualsiasi presenza di virus.
    Se le tracce di virus rilevate nel latte fossero riconducibili a virus vivo, il latte potrebbe diventare potenzialmente uno strumento di contagio, ma andrebbe provato che il virus trasmesso con una eventuale ingestione sia effettivamente in grado di determinare l'infezione". E' quindi "evidente che la situazione va monitorata, poichè il virus A H5N1, inizialmente diffuso nei polli, ha ormai infettato vari mammiferi ed ogni volta che il virus passa da un animale ad un altro muta, e acquisisce virulenza". Ad oggi il passaggio per un contagio da uomo a uomo "non è avvenuto, ma non possiamo escludere che possa avvenire in futuro". Questo è il motivo per cui, conclude Bassetti, "dobbiamo continuare a lavorare sul piano pandemico, la cui approvazione non è ancora definitiva. Dobbiamo essere pronti in caso di una nuova emergenza".
   

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