L'inalazione di Fentanyl può causare
una grave patologia del cervello i cui danni sono potenzialmente
irreversibili. A lanciare l'allarme è un gruppo di medici
dell'Oregon Health & Science University di Portland che, sulle
pagine del Bmj Case Reports, riportano il caso di un uomo di
quasi 50 anni vittima di leucoencefalopatia da Fentanyl.
L'uomo, precedentemente sano, è stato rinvenuto privo di
sensi nella sua stanza d'albergo. A fianco, sul tavolo, pillole
frantumate e un residuo bianco successivamente rivelatosi
Fentanyl. Dopo la corsa al pronto soccorso, è stato ricoverato
in terapia intensiva con una diagnosi di leucoencefalopatia su
base tossica, una patologia che colpisce prevalentemente la
sostanza bianca del cervello.
A 26 giorni dal ricovero è stato trasferito in una struttura
riabilitativa. "Era in grado di comunicare con frasi semplici e
partecipava attivamente alla terapia fisica e occupazionale",
spiegano i medici. "Dopo un altro mese di riabilitazione è stato
in grado di svolgere tutte le attività della vita quotidiana in
modo autonomo ed è stato dimesso a domicilio". A distanza di un
anno i problemi neurologici sono considerati risolti.
La leucoencefalopatia è un rischio noto collegato all'uso di
alcuni farmaci e droghe (tra cui il Fentanyl). Tuttavia,
precisano i ricercatori, "il nostro caso è il primo a descrivere
una leucoencefalopatia su base tossica causata dall'uso
inalatorio del Fentanyl".
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