In futuro potrebbe bastare un
semplice bastoncino delle dimensioni di un fiammifero che,
impiantato nel braccio, rilascia lentamente un farmaco capace di
controllare l'infezione da Hiv per lunghi periodi. E' quanto
fanno sperare i test preliminari condotti su un piccolo campione
di persone e presentati nella Conferenza internazionale
sull'Aids in corso a Città del Messico, come segnala il New York
Times.
La sperimentazione, organizzata dall'azienda farmaceutica
Merck, è stata condotta su 12 persone per 12 settimane. "Se, e
sottolineo se, avrà successo su una sperimentazione più vasta,
si potrebbe arrivare a rilasciare una dose di farmaco
sufficiente a proteggere per un anno. Il che sarebbe una
svolta", ha commentato Anthony Fauci, direttore del National
Institute for Allergy and Infectious Disease (Niaid) dei
National Institutes of Health (Nih).
Secondo Robert M. Grant, dell'Università della California di
San Francisco, "questo strumento sembra ideale sotto molti
aspetti. Può essere rimosso se ci sono effetti collaterali o si
contrae l'infezione da Hiv". Grant è stato colui che nel 2010 ha
guidato la sperimentazione sulla pillola giornaliera per la PreP
(la profilassi pre-esposizione).
Il bastoncino rilascia un nuovo farmaco antiretrovirale,
l'islatravir, con una tecnologia collaudata e usata a lungo per
il controllo delle nascite: inserito sotto la pelle della parte
alta del braccio, rilascia lentamente piccole dosi del farmaco.
Uno strumento che potrebbe essere utile per molte persone a
rischio di contrarre il virus, come le donne in Africa, che
hanno un grande bisogno di metodi di prevenzione facili da usare
e da tenere nascosti, più di un flacone di pillole.
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