Per più di due daziende italiane su
tre che producono integratori il fatturato è in crescita, con
l'intera filiera che si attesta sui 3,6 miliardi di euro. E'
quanto emerge dalla quinta indagine "La filiera italiana
dell'integratore alimentare", svolta dal Centro studi Federsalus
su 143 imprese del settore.
Per il 75% del campione, infatti, il fatturato è aumentato.
Il settore ha circa 22.000 addetti, con un'occupazione aumentata
per il 53% delle aziende intervistate.
Gli investimenti sono impiegati in marketing e comunicazione
(per il 28%), ricerca e sviluppo (23%), formazione (17%),
impianti e nuovi macchinari (12%).
Quest'anno si è aggiuna all'indagine anche l'analisi di
bilancio di Elite Borsa italiana fatta su un campione di 153
aziende. L'aumento degli investimenti, misurato dall'incremento
degli stanziamenti per ammortamenti e deprezzamenti negli ultimi
4 anni (2015-2018), è passato da un valore medio di circa 400
milioni di euro nel 2015 ad uno di circa 600 milioni di euro nel
2018. A fine 2019 il mercato degli integratori alimentari in
Italia, il principale in Europa, ha raggiunto un valore di circa
3,6 miliardi di euro (valore del prezzo al pubblico), cresciuto
del 3,6% rispetto al 2018.
Nel 2019 ci sono state 28,6 milioni di prescrizioni mediche di
integratori alimentari e la farmacia, sia 'fisica' sia on line,
rimane il principale canale di vendita.
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