(di Manuela Correra)
Un discorso asciutto, concentrato in
poche cartelle, per indicare una tabella di marcia serrata.
Perchè sono molteplici le "nuove sfide" da fronteggiare, ed
anche in tempi brevi: dalla carenza di farmaci, per effetto dei
conflitti in atto, alla necessità di contrastare la
disinformazione e le fake news su farmaci e vaccini, alla
gestione delle nuove tecnologie. Robert Nisticò, presidente
della nuova Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nata dalla
recente riforma, ha tracciato oggi priorità e obiettivi del
proprio mandato nell'intervento per il suo insediamento: tra le
parole d'ordine, "meritocrazia, velocità, etica".
Primo compito fondamentale, ha spiegato, "assicurare che non
ci siano carenze nel mercato di farmaci indispensabili. In
questo particolare momento in cui purtroppo ci sono conflitti
alle nostre porte che pesano sulla filiera del farmaco anche in
Italia, l'Agenzia insieme con le industrie, dovrà assicurare la
massima disponibilità per un approvvigionamento continuo dei
farmaci essenziali sia nel nostro Paese che nei paesi più in
difficoltà, dove perdurano i conflitti" e "dobbiamo mantenere,
come in Europa, il massimo livello di collaborazione possibile
con le industrie". Con il fine di "rendere l'Italia leader e
protagonista nei tavoli che contano", Nisticò ha anche
assicurato l'impegno dell'Agenzia per "evitare una pericolosa
disinformazione sui medicinali, o peggio ancora fake-news che
possano alimentare un atteggiamento ostile verso il farmaco o
vaccino". Il tutto con l'imperativo di stabilire "sin da subito"
una Road Map per proteggere la salute dei cittadini a fronte dei
rischi del post-pandemia, ha detto Nisticò facendo riferimento
"ai tanti potenziali insidiosi nuovi virus esistenti in natura,
e senza mai sottovalutare o tacere il rischio sempre più reale
della contaminazione ambientale dei farmaci e della resistenza
antimicrobica". L'azione della nuova Aifa, ha sottolineato
ancora, si baserà su "qualità, efficienza e rapidità dei
processi decisionali, e questo deve passare attraverso criteri
severissimi di meritocrazia in un quadro di semplificazione
delle procedure burocratiche". Nei disegni del neo presidente,
l'Aifa deve tornare ad essere "una casa di vetro" perchè "come
Agenzia - ha avvertito - abbiamo il dovere di lavorare in
maniera onesta e cristallina, in modo che tutto ciò che facciamo
sia visibile e trasparente al mondo esterno".
Un compito non facile, anche perchè questo è il momento in
cui si concentrano molteplici "grandi sfide" ha rilevato il
presidente, dalle tecnologie digitali alla robotica e alle
"mille emergenze" attuali. Non ultima l'IA, utile nella
lifecycle del farmaco, nella farmacologia personalizzata, ma
anche nella gestione delle informazioni e nell'ottimizzazione
dei processi decisionali. In questo caso, la sfida sta nel
"gestirla e regolamentarla", ha evidenziato, ricordando che l'AI
rappresenta una "potente tecnologia che nasconde profonde
insidie di natura etica". E proprio l'etica è una delle altre
parole chiave del 'mandato Nisticò'. Tutto ciò che l'Agenzia
produrrà, ha detto, "dovrà essere basato su scelte intelligenti,
innovative, sostenibili, ma sempre e comunque scelte e obiettivi
guidati da principi etici che pongano l'uomo e la persona
sofferente al centro del sistema". "Un Paese senza etica - ha
concluso Nisticò - è un Paese destinato a morire".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA