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Ordine Milano, contro decreto liste attesa verso ricorso al Tar

Ordine Milano, contro decreto liste attesa verso ricorso al Tar

Rossi, 'misurare la prescrizione dei medici è una sciocchezza'

ROMA, 02 maggio 2024, 16:39

Redazione ANSA

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L'Ordine dei medici Milano si schiera contro l'annunciato decreto liste d'attesa del ministro della Salute Orazio Schillaci: "Non escludiamo il ricorso al Tar", afferma il presidente dell'Ordine dei medici milanese, Roberto Carlo Rossi.
    "Si parla di appropriatezza prescrittiva da molti decenni - spiega Rossi -. Già negli anni Novanta diventata materia di approfondimento universitario. Ciò che lascia esterrefatti è che si dica ancora che i medici si debbano 'familiarizzare' con questo tipo di logica. Peraltro, un costosissimo carrozzone di enti di controllo è impegnato ogni giorno a verificare le prescrizioni di farmaci e di esami, che giunge fino alla Corte dei Conti. Dunque, se c'è chi conosce alla perfezione queste regole sono proprio i medici del Ssn, di famiglia e specialisti.
    Dire dunque che i medici debbano imparare a conoscere queste regole è prima di tutto un obbrobrio storico, totalmente inaccettabile, al limite dell'insulto". Nel 2016, ricorda, "il ministro Beatrice Lorenzin predispose un decreto sull'appropriatezza dal taglio esclusivamente economico, con molti errori e senza alcuna condivisione con gli Ordini dei Medici o le associazioni di categoria. Come allora anche oggi si parla nuovamente di limitare le prescrizioni, ma con altre motivazioni: ridurre le liste d'attesa e limitare la medicina difensiva. Ma in realtà sempre di soldi si tratta". Oggi, prosegue Rossi in una nota, "la situazione è molto simile.
    Pensare di ridurre le liste d'attesa con un decreto che va a misurare la prescrizione dei medici, è una contraddizione di termini. Una sciocchezza - spiega Rossi -. Ma c'è di più: il decreto vuole anche aumentare gli oneri di carattere burocratico. Perché teoricamente d'ora in avanti i medici dovrebbero inserire nel quesito diagnostico che ogni medico già prepara anche dei codici che fanno riferimento a tabelle preimpostate. Ma è impossibile far rientrare in un codice una patologia o un sintomo specifici". Secondo Rossi, è inoltre "sostanzialmente nulla l'azione di questo emanando decreto sulla così detta medicina difensiva. Anche qui la prima cosa da fare è garantire al medico la protezione necessaria per le decisioni che prende. L'educazione sanitaria ai cittadini deve comprendere anche questo punto. Un medico non è uno sciamano in grado di prevedere il futuro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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