"Raggiungere l'autosufficienza anche
per la raccolta di plasma resta un obiettivo strategico
fondamentale per il Servizio Sanitario Nazionale - commenta il
direttore del Cns Vincenzo De Angelis - non solo perché
acquisire medicinali plasmaderivati sul mercato internazionale
comporta dei costi elevati. Ma soprattutto perché il mercato
internazionale non è sempre una risorsa affidabile, come hanno
dimostrato gli anni della pandemia, quando i problemi nella
raccolta registrati negli Stati Uniti hanno avuto come effetto
una difficoltà sempre maggiore nel reperimento di questi farmaci
che sono, lo ribadisco, farmaci salvavita". "I dati del 2022 non
sono stati buoni per il plasma, ma le prime indicazioni del 2023
lasciano intendere un positivo cambiamento di rotta. Non
dobbiamo però abbassare la guardia perché l'obiettivo è ancora
lontano e gli sforzi vanno invece aumentati, da parte di tutti
gli attori del Sistema trasfusionale, perché solo lavorando in
sinergia potremo fare in modo che i medicinali di cui i nostri
pazienti hanno bisogno siano solo il frutto della generosità dei
donatori italiani", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA