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Rete nazionale tumori rari, sì della Conferenza Stato-Regioni

Rete nazionale tumori rari, sì della Conferenza Stato-Regioni

Approvato documento per riconoscimento istituzionale e assetto

ROMA, 11 ottobre 2023, 17:18

Redazione ANSA

ANSACheck

"Ridurre inutili e onerose migrazioni sanitarie, eliminare sofferenze aggiuntive per re-interventi da recupero a seguito di trattamenti non appropriati e conseguenti costi per il sistema sanitario": sono solo alcuni tra i benefici attesi della Rete nazionale tumori rari (Rntr) ricordati da Ornella Gonzato, presidente della Fondazione Gonzato-Rete Sarcoma, in occasione dell'approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni del documento per il riconoscimento istituzionale e definizione dell'assetto della Rntr.
    La rete, prevista dall'Intesa sancita tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in Conferenza Stato-Regioni (Csr) del 21 settembre 2017, è nata per svolgere teleconsulti tra professionisti sanitari, al fine di fornire ai pazienti assistenza ad alta specializzazione nella rarità e assicurare equità d'accesso, a prescindere dal luogo di residenza.
    Articolata in tre famiglie di tumori rari (tumori solidi dell'adulto, oncoematologici dell'adulto e tumori pediatrici), la rete è prevista svolgere la propria attività di teleconsulti - dalla diagnosi istopatologica al trattamento clinico a quello radiologico - in accordo con il modello "hub & spoke", attraverso una rete di centri individuati secondo un insieme di specifici criteri.
    "La mappatura dei centri con gli snodi regionali riduce l'incertezza e lo smarrimento dei pazienti; al contempo consente ai professionisti di condividere conoscenze attraverso percorsi chiari e definiti", aggiunge Gonzato. La definizione dell'assetto della Rete a livello Nazionale e delle Regioni/PA, con l'identificazione dei centri hub/spoke -o anche denominati user/provider-nonché dei nodi funzionali di rete, è stata sviluppata dai Gruppi di Lavoro istituiti presso Agenas e condivisa con le regioni. "Il riconoscimento istituzionale della Rntr, che da un lato si interfaccerà con le Reti Oncologiche Regionali (Ror) e dall'altro con le Reti Europee di Riferimento (Euracan, EuroBlood e PedCan) - sottolinea Gonzato - apporterà un miglioramento della risposta del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la realizzazione di un nuovo modello di "presa in carico" dei pazienti con tumore raro, che nel loro insieme sono il 20% di tutti i pazienti oncologici, riducendo ritardi/errori diagnostici e trattamenti non appropriati. In altri termini consentirà di risparmiare sofferenza aggiuntiva e spostamenti onerosi ai malati e alle loro famiglie oltre a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema. Un ringraziamento particolare al presidente della Csr Massimiliano Fedriga per l'attenzione e vicinanza istituzionale".
   

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