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Malattie rare, piano e finanziamenti, ora Regioni operative

Malattie rare, piano e finanziamenti, ora Regioni operative

Gemmato, devono fare delibere di presa in carico del piano

ROMA, 14 dicembre 2023, 14:32

Redazione ANSA

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"Abbiamo licenziato il piano delle malattie rare che giaceva da anni incompiuto. Dopodiché abbiamo provveduto, nell'ultimo comitato Cipes, con un accordo nella Conferenza Stato- Regioni raggiunto prima di questa delibera, a finanziare 25 milioni nel 2023, e 25 nel 2024, che servono a declinarlo. A questo punto abbiamo una legge quadro, poi il piano delle malattie rare, finalmente abbiamo anche una quantificazione economica sulle stesse. Le Regioni, così come la legge assicura, devono entro un mese fare delle delibere conseguenziali di presa in carico del piano e sostanzialmente adeguarsi allo stesso". Lo spiega il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato all'evento "Il nuovo Piano Nazionale Malattie Rare: una sfida al centro del futuro della sanità in Italia". "Tutto questo -prosegue - deve servire ad evitare le sperequazioni che esistono in termini di approccio e di cura, di presa in carico, dei malati e di malattie. Nelle malattie rare, innegabilmente, esiste una sperequazione fra Nord e Sud, e questo non è ammissibile, addirittura anche fra Asl e Asl della stessa regione. L'articolo 32 della nostra Costituzione recita che c'è il diritto di accesso alle cure universalistico e per tutti i cittadini, noi dobbiamo fare in modo che questo avvenga anche per il mondo delle malattie rare".
   

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