Il pronto soccorso nei teatri
operativi e di guerra, dove basta un attimo, o un'azione
sbagliata, per decretare la vita e la morte di un militare
ferito: è questo lo scenario in cui si colloca l'accordo,
siglato a Napoli, tra l'ospedale Cardarelli e il Cofs, il
Comando interforze delle Forze speciali. Con la firma di oggi il
Cardarelli diventa il nuovo centro di formazione per situazioni
di emergenza sanitaria che possano verificarsi nel corso delle
missioni operative dei commandos italiani.
E' il primo ospedale in Italia a svolgere questo tipo di
formazione, che finora avveniva all'estero. A siglare l'accordo,
il dg del Cardarelli, Antonio d'Amore, e il comandante del Cofs,
l'ammiraglio Paolo Pezzutti, presente l'assessore regionale
Ettore Cinque. L'intesa prevede la realizzazione di percorsi
formativi direttamente a Napoli per tutti gli operatori delle
Forze speciali della Difesa, ovvero gli incursori della Marina,
dell'Esercito, dell'Aeronautica e il Gis dei Carabinieri.
"Questo tipo di formazione - spiega d'Amore - è l'ennesima
sfida che il Cardarelli dimostra di saper affrontare. Siamo
particolarmente soddisfatti, e con noi anche la Regione
Campania, perché tutto ciò testimonia l'eccellenza dell'ospedale
napoletano nelle situazioni di urgenza e emergenza".
E quelle che si trovano ad affrontare gli incursori, per lo
più in ambienti 'ostili', sono particolarmente complesse,
proprio per il contesto in cui si presentano: servono risposte
efficaci e immediate, che finora le Forze speciali italiane
apprendevano all'estero, ma il Cofs ha scelto per la prima volta
di avvalersi, per questo tipo di addestramento, dell'esperienza
formativa, della competenza degli operatori e
dell'organizzazione del Cardarelli, che metterà a disposizione
le sale di simulazione e le aule del Centro di Biotecnologie e
formazione. "L'accordo di oggi - spiega l'ammiraglio Pezzutti -
è una conferma delle capacità che abbiamo in Italia e al
Cardarelli in particolare, un'eccellenza internazionale e quindi
un partner di sicuro affidamento per il successo di un lavoro
formativo di nicchia, molto sensibile, che richiede competenze
elevatissime in vista di tutto ciò che può accadere in zona di
guerra".
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