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Pneumologo Cardarelli, 'enormi problemi per il no al vaccino

Pneumologo Cardarelli, 'enormi problemi per il no al vaccino

Anziani non coperti nè contro l'influenza nè contro il Covid

NAPOLI, 04 gennaio 2024, 16:46

Redazione ANSA

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"La copertura vaccinale quest'anno è stata insoddisfacente. C'è un rifiuto generale nel vaccino per il Covid che si è allargato anche al vaccino sull'influenza e che ora sta creando enormi problemi nelle persone anziane non vaccinate". Lo dice all'ANSA Fausto De Michele, direttore del reparto 1 di Pneumologia all'Ospedale Cardarelli di Napoli, che sta affrontando i primi giorni di enormi complicazioni respiratorie per gli anziani e aspetta ora le settimane peggiori dell'inverno, nel post-Natale.
    "Già negli anni scorsi - osserva De Michele - le persone, in particolare over 65 anni non vaccinate, sono state un problema forte da affrontare per noi, perché sono mediamente fragili e sono ad altissimo rischio. Quest'anno la copertura vaccinale è particolarmente insoddisfacente: contro il Covid si è vaccinato meno del 10% delle persone e c'è stato un effetto negativo anche sul vaccino anti-influenzale. Così stiamo affrontando l'inverno in condizioni meno favorevoli, con una scarsa copertura vaccinale e anche con il Covid che ora impazza, non con forme gravi ma che aggrava situazioni fragili di partenza. Se una persona anziana è immunodepressa, si prende spesso influenza e Covid insieme. Il Covid oggi non porta gravità particolari di suo ma resta il rischio forte di infezione e quindi un impatto organizzativo negli ospedali che rende tutto più complicato".
    L'affollamento alla penumologia comprende ormai tutti gli ospedali, in particolare al Cardarelli, dove nel reparto di De Michele i venti letti sono già occupati, ma anche gli altri del secondo reparto: in tutto ci sono 48 letti tutti impegnati e anche una piccola apertura a letti provvisori che è stata ritenuta necessaria per affrontare questo difficile periodo.
    "Nel mio reparto - spiega De Michele - ci sono oggi sette positivi covid che portano un impatto organizzativo che rallenta i percorsi dei pazienti, la gestione dei posti letto da fare in maniera ottimale; insomma, un peso nuovo sulla gestione dell'epidemia influenzale classica".
    Più avanti con l'età, più a rischio i non vaccinati: "con la copertura vaccinale meno significativa sui pazienti fragili - spiega il primario di pneumologia - chi è over 65 e over 75 arriva qui al Cardarelli con condizioni più critiche rispetto agli anni precedenti. Il livello di gravità della pneumologia è alto, c'è una polmonite forte in persone sugli 80-85 anni.
    Purtroppo il 'no' ampio al vaccino Covid ha diffuso una diffidenza generica molto superficiale sui vaccini che ha portato l'effetto di trascinamento di cui ora paghiamo un prezzo alto. E nelle prossime due-tre settimane temiamo conseguenze ancora peggiori. Come ci dice la storia recente, infatti, ci sono ora i 15 giorni giorni post feste di Natale e Capodanno che fanno pagare cara la convivenza stretta con gli anziani. I fragili indifesi sono soprattutto coloro che già hanno patologie, croniche, nel sangue, con il diabete, ci sono tanti anziani con 3-4 patologie che sono a rischio con l'influenza invernale, ma anche i malati oncologici che sono immunodepressi e fragili. Se avessi un anziano senza vaccino proverei a farglielo fare anche adesso, ma per il prossimo autunno ci vuole una comunicazione forte per far vaccinare le persone".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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