Oltre 112mila accessi in poco più
di cinque mesi di attività, dal primo novembre al 7 aprile, che
toccano quota 123.583 considerando anche Ferrara e provincia,
prime a partire in via sperimentale. Sono i numeri dei 31 Centri
di assistenza urgenza dell'Emilia-Romagna, i Cau, nati per
alleggerire il carico dei pronto soccorso, con lo scopo di
gestire casi clinici di bassa complessità (i codici verde e
bianco). Con le ultime inaugurazioni - questa mattina a Modena,
Carpi e nel pomeriggio a Bondeno nel Ferrarese - i Cau attivi
sul territorio sono 33. Un buon dato, sottolinea la Regione, è
quello dei tempi di attesa dei pazienti: in media 45 minuti
nell'ultima settimana, e con l'83% delle persone che riceve
assistenza e cura nel Cau stesso.
L'orario diurno continua ad essere quello a maggior
affluenza, con l'82% degli accessi che avviene tra le 8 e le 20,
e la fascia di età più rappresentata è molto ampia, tra i 18 e i
64 anni (68% dei casi). Il 53% degli accessi è dovuto a problemi
ortopedici o intestinali e a disturbi minori, segno che i
cittadini si stanno rivolgendo alle strutture in modo
appropriato.
In questi cinque mesi sono stati distribuiti 2.600
questionari sul gradimento delle strutture: da questi emerge che
l'85% degli utenti ha della propria esperienza ai Cau un
giudizio positivo o molto positivo.
Il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore alla Salute
Raffaele Donini hanno tagliato il nastro alle inaugurazioni di
questa mattina nel Modenese. A Modena il Cau si trova nell'area
del Policlinico, mentre a Carpi è al piano terra dell'Ospedale
Ramazzini. A Bondeno, con inaugurazione nel pomeriggio, il Cau è
alla Casa della Comunità.
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