Garantire cure sempre più precise e
meno invasive, riducendo il numero di sedute necessarie. L'Unità
di Radioterapia dell'IRST "Dino Amadori" si è dotata di un nuovo
acceleratore lineare (Linac, Linear Accelerator) che consente
all'Istituto di poter usufruire di uno dei più avanzati mezzi
per radioterapia attualmente in commercio. Il Linac installato
in sostituzione della precedente strumentazione, giunta ormai
alla conclusione del proprio ciclo d'utilizzo ottimale, infatti,
permette una migliore conformazione del fascio di radiazione in
modo da colpire in maniera molto accurata il bersaglio tumorale,
risparmiando i tessuti vicini.
Il nuovo Linac ha, inoltre, una velocità di trattamento molto
più elevata rispetto alla tecnologia precedente in quanto la
dose che può erogare nel tempo di esposizione è maggiore. Non
solo più preciso e più rapido: sul nuovo Acceleratore Lineare è
stata anche implementata una recente tecnologia, la Sgrt
(acronimo di Surface Guided Radiation Therapy) che ricostruisce
in virtuale 3D la superficie corporea del paziente e la monitora
dal posizionamento pre-terapia fino al termine del trattamento.
In questo modo, in caso di spostamenti o movimenti involontari
del paziente, l'emissione di radiazioni s'interrompe così da
evitare di colpire gli organi sani. Un aggiornamento
tecnologico molto importante per l'unità di Radioterapia Irst,
frutto di un investimento di quasi 1,5 milioni di euro, che
consentirà un'ulteriore implementazione soprattutto in termini
di efficacia, rapidità e qualità di cura. A tutto vantaggio
delle persone malate che si rivolgono alle sedi di Radioterpia
Irst di Meldola e Ravenna, ogni anno tra i 2.000 e i 2.500
pazienti con diverse patologie oncologiche, sia con nuova
diagnosi sia con un percorso terapeutico già avviato. Entrambe
le sedi dispongono di una Tc di centramento dedicata e, per le
terapie, Linac e Tomoterapia.
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