Un protocollo tra la Questura di
Bologna e le aziende sanitarie della città, nello specifico
l'Ircss Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico
Sant'Orsola Malpighi, l'Azienda Usl di Bologna e l'Ircss
Istituto ortopedico Rizzoli, per agevolare le procedure di
rilascio dei passaporti per medici e infermieri. L'intesa è
stata firmata nel pomeriggio, dai direttori delle aziende
sanitarie, Paolo Bordon, Anselmo Campagna e Chiara Gibertoni,
insieme al questore Antonio Sbordone.
In questo modo gli operatori sanitari, che per motivi
professionali devono partecipare a convegni all'estero oppure a
corsi di aggiornamento professionale, potranno sbrigare la
pratica direttamente con il posto di polizia dell'azienda dove
lavorano (a parte le impronte digitali che dovranno essere
rilasciate negli uffici della Questura) e poi dopo che la
polizia amministrativa ha completato tutte le operazioni
ritireranno il documento direttamente nella struttura dove
lavorano. Ogni azienda sanitaria avrà a disposizione 20
appuntamenti a settimana, per un totale di 240 procedure in più
al mese garantite dall'ufficio passaporti della Questura, in
aggiunta a quelle già prenotabili dai cittadini online.
"E' una iniziativa a vantaggio della comunità. Il tema del
rilascio dei passaporti - ha detto Sbordone - è stato in passato
molto dibattuto, con enormi criticità che abbiamo dovuto
affrontare. Abbiamo aumentato il personale, fatto aperture
straordinarie degli sportelli e poi siamo venuti incontro a
determinate categorie di utenti, tra cui i dipendenti della
sanità, a cui tutti noi dobbiamo tanto. Andiamo incontro a
motivi come gli spostamenti urgenti per convegni o aggiornamenti
medici. Noi abbiamo posti di polizia attivi negli ospedali - ha
aggiunto il questore - e utilizzeremo quel personale per
ricevere le istanze, poi la polizia amministrativa gestirà la
pratica e i dipendenti possono ritirarli nei posti di polizia
delle aziende. Dal 2 maggio partiamo con i passaporti".
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