La Questura di Bologna sta
studiando un sistema di allerta rapida in caso di aggressione al
personale sanitario, per collegare il pronto soccorso o gli
ospedali direttamente con la polizia. Ad annunciarlo è stato il
questore, Antonio Sbordone, a margine di una conferenza stampa
in questura con i direttori delle tre aziende sanitarie della
città.
"Stiamo studiando tecnicamente quale sia la soluzione
migliore. Il ragionamento nasce dal fatto che i nostri uffici di
polizia negli ospedali non coprono le 24 ore - ha spiegato il
questore -. Noi possiamo intanto fare in modo che negli orari
più critici, nella tarda serata e nella notte, le volanti che
sono in servizio di controllo sul territorio possano passare nei
pronto soccorso. E poi studiare un sistema di allarme rapido con
un collegamento alla sala operativa per essere più pronti a
intervenire".
Per Sbordone, inoltre, per chi aggredisce gli operatori
sanitari sarebbe necessario un inasprimento delle pene. "Già
qualche intervento legislativo c'è stato - sottolinea Sbordone-
e noi siamo qui per applicare le leggi che ci sono. Ma
certamente auspicherei un ulteriore intervento restrittivo. "Le
aggressioni ai sanitari veramente odiose, così come sono
intollerabili quelle agli insegnanti e a tutti coloro che si
spendono per la comunità". Soddisfatti i direttori delle tre
aziende sanitarie della città. Per Chiara Gibertoni, direttrice
del Sant'Orsola, "c'è una disaffezione verso le professioni
sanitarie, sulla sicurezza si può lavorare con grande vicinanza
- ha detto -, avere un sistema di allerta rapida è un modo anche
per rassicurare nella quotidianità".
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