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Tumori ginecologici, meno recidive con l'immunoterapia

Tumori ginecologici, meno recidive con l'immunoterapia

Dati positivi nel tumore della cervice e dell'endometrio

ROMA, 24 ottobre 2023, 11:15

Redazione ANSA

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L'immunoterapia conferma la sua efficacia anche nei tumori ginecologici. Due studi di fase III presentati al congresso della European Society for Medical Oncology (Esmo) mostrano che il trattamento con farmaci immunoterapici, associati ad altri regimi terapeutici, è in grado di ridurre il rischio di progressione di malattia e di morte nelle donne con tumore dell'endometrio e quello della cervice uterina.
    Il primo studio (Keynote-A18), ha mostrato che, nelle pazienti con tumore della cervice uterina neo-diagnosticato localmente avanzato e a rischio elevato, il trattamento con il farmaco immunoterapico pembrolizumab, associato alla chemioradioterapia concomitante, riduce il rischio di progressione di malattia o morte del 30%, rispetto alla sola radiochemioterapia concomitante. "I risultati di questo studio cambieranno lo standard di trattamento e sono ancora più importanti se si considera che per questa tipologia di tumore non c'erano stati progressi terapeutici significativi da 20 anni a questa parte", afferma Domenica Lorusso, responsabile UOC Programmazione Ricerca Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma e principal investigator dello studio Keynote-A18.
    Il secondo studio, denominato DUO-E, ha riguardato donne affette da tumore dell'endometrio avanzato o ricorrente. La sperimentazione ha dimostrato che, rispetto alle donne trattate con sola chemioterapia, le pazienti trattate con l'immunoterapico durvalumab e con la chemioterapia, seguiti da durvalumab e il Parp inibitore olaparib avevano una riduzione del rischio di progressione di malattia o di morte del 45%; la riduzione del rischio era 29% nelle donne trattate con durvalumab più chemioterapia seguiti dal solo durvalumab.
    "Questi due studi introducono in maniera inequivocabile l'immunoterapia come una delle terapie fondamentali nel trattamento dei tumori del collo dell'utero e dell'endometrio", commenta Giovanni Scambia, direttore scientifico di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Ginecologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore.
   

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