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>>>ANSA/Maratona di trapianti al Bambino Gesù, salvati 4 ragazzi

>>>ANSA/Maratona di trapianti al Bambino Gesù, salvati 4 ragazzi

In 24 ore impegno da record che ha coinvolto 40 operatori

ROMA, 27 ottobre 2023, 17:26

Redazione ANSA

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Una maratona di trapianti di 24 ore al Bambino Gesù, dove è stata salvata la vita di 4 ragazzi, 3 dei quali hanno ricevuto un rene e una ragazza un fegato. E' quanto accaduto la scorsa settimana, tra il 17 e il 18 ottobre, grazie a un impegno record di ben 40 operatori delle Unità operative dell'ospedale della Santa Sede. La prima dei 4 pazienti - tutti in buone condizioni - ad essere operata è stata la paziente più giovane. A 13 anni era in attesa di trapianto di fegato da 6 mesi a causa di una cirrosi biliare da atresia delle vie biliari, una rara condizione patologica che porta alla distruzione progressiva dei dotti biliari, i canali deputati al trasporto della bile dal fegato all'intestino. Successivamente si sono susseguiti i tre interventi di trapianto renale. Il primo ha riguardato un ragazzo di 15 anni affetto da ipoplasia renale bilaterale, una patologia rara che non permette il completo sviluppo dei reni e per la quale dalla scorsa primavera il paziente, per insufficienza renale cronica grave, era in dialisi peritoneale. Il secondo paziente trapiantato è stato un ragazzo di 16 anni, in emodialisi cronica da luglio 2023, per insufficienza renale cronica determinata da glomerulosclerosi focale e segmentale, una rara patologia che determina la progressiva cicatrizzazione (sclerosi) dei glomeruli cioè le unità filtranti dei reni. L'ultimo trapianto ha visto coinvolto un ragazzo di 25 anni in emodialisi cronica da 8 anni e già sottoposto ad un primo trapianto renale nel 2011, purtroppo non andato a buon fine. Il ragazzo, la cui patologia di base è una uropatia malformativa (malformazione grave delle vie urinarie), era in lista di trapianto di rene da circa 7 anni. La condizione di iperimmunità, cioè l'elevata produzione di anticorpi, sviluppata in seguito al primo trapianto, rendeva infatti molto difficoltoso reperire un nuovo organo idoneo senza rischio di rigetto.
    Gli interventi hanno impegnato circa 40 operatori delle diverse Unità operative del Bambino Gesù, in particolare di Chirurgia epato-bilio-pancreatica, Nefrologia e Dialisi, Epatologia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Anatomia patologica, oltre al Coordinamento Trapianti e al Comparto operatorio.
    "Il primo ringraziamento va alle famiglie dei due donatori - afferma Marco Spada, responsabile dell'Unità operativa complessa di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e dei Trapianti di Fegato e Rene - che in un momento di grande dolore hanno aperto il cuore alle ragioni della solidarietà e della vita per 4 ragazzi. Desidero inoltre ringraziare tutto il personale sanitario e non che ha collaborato alla riuscita dei 4 interventi in sole 24 ore, con un grande lavoro di équipe e di dedizione personale e professionale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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