Un nuovo Centro di diagnostica che,
con apparecchiature all'avanguardia e spazi interni ispirati
alla natura, punta a migliorare il percorso di accoglienza dei
pazienti. È il Centro di diagnostica per immagini avanzato
'Fondazione Roma' dell'Ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola,
inaugurato oggi presso l'aula magna dell'ospedale, alla
presenza, tra gli altri, del ministro della Salute Orazio
Schillaci e della vice-sindaca di Roma Silvia Scozzese.
Il Centro diagnostica per immagini avanzato viene
rinnovato grazie al supporto di Fondazione Roma. "A poche
settimane dalla presentazione del primo anno di attività della
nuova gestione dell'ospedale, con l'inaugurazione del Centro di
diagnostica per immagini avanzato, facciamo un ulteriore passo
avanti nell'evoluzione tecnologica dei nostri servizi di
diagnostica, senza la quale non è possibile garantire qualità e
tempestività nel percorso di cura", rileva Daniele Piacentini,
direttore generale dell'ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola.
"Il Centro - prosegue - è intitolato alla Fondazione Roma, il
cui supporto è stato fondamentale nel progetto di
ristrutturazione della diagnostica per Immagini. Oltre
all'innovazione, un altro asset imprescindible nella nostra
strategia di sviluppo è il fattore umano, per questo abbiamo
ripensato gli spazi del Centro, ispirandoci ai principi del
design biofilico che, coniugando bellezza e natura,
contribuiscono a far sentire i pazienti a proprio agio, anche
durante terapie talvolta lunghe e complesse".
"Abbiamo creato nel cuore di Roma un Centro che affianca
alla migliore e più avanza tecnologia di diagnostica per
immagini oggi esistente, dotato di una risonanza magnetica
3Tesla, una 1.5Tesla e una risonanza magnetica aperta
particolarmente adatta ai pazienti claustrofobici", osserva
Ettore Squillaci, direttore dell'unità operativa Diagnostica per
Immagini dell'Ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola. "Inoltre,
il Centro presenta una attenzione assoluta al benessere del
paziente che viene accolto in un ambiente biofilico che fa
entrare il paesaggio circostante e, in particolare, i platani e
i pini marittimi dell'Isola, anche nei luoghi in cui i pazienti
non possono goderne. A questo - conclude - si aggiunge, per la
prima volta in Italia, l'inserimento dei suoni e degli odori
della natura che avvolgono il paziente".
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